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Il cimitero di contrada Pantano che vede sempre più ridursi gli spazi

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Disponibilità di loculi al massimo fino a fine mese al cimitero di contrada Pantano a Matera. Il Comune corre ai ripari con i ricongiungimenti

Un’emergenza praticamente costante a cui però non bisognava arrivare. Riguarda il cimitero di contrada Pantano dove i lavori del nuovo gruppo di loculi il XVII è ancora in corso e quelli che restano ancora disponibili si contano. Un’autonomia stimata di una o due settimana al massimo che alla fine del mese rischia di far esplodere il problema della mancanza di loculi perché per il completamento di quelli nuovi i cui lavori sono stati affidati all’inizio di maggio servirà con ogni probabilità ancora qualche settimana, forse una quarantina di giorni e saranno probabilmente pronti per il mese di settembre se rientranti nei 120 giorni previsti dall’appalto dell’opera per 1,2 milioni di euro.

Nel frattempo il Comune prova a correre ai ripari, sblocca alcune somme inserendole in salvaguardia di bilancio che permetteranno di sbloccare all’incirca un centinaio di ricongiungimenti che sono rimasti inspiegabilmente fermi, come pure era già stato segnalato, e che potrebbero ritornare a liberare spazi e loculi. Infatti al momento i loculi acquistati per il ricongiungimento sono vuoti e quelli che devono essere liberati ed eventualmente riassegnati e rivenduti sono ancora occupati. Insomma un processo che permetterebbe di liberare un centinaio di posti cioè quanto basta per poter arrivare al momento di avere la disponibilità del nuovo gruppo di loculi e poter quindi superare l’emergenza. Una situazione che purtroppo si ripete quasi costantemente ma che non si riesce a superare.

Paterino: “Programmare la realizzazione dei loculi per tempo”

«L’amministrazione si è mobilitata per poter evitare che ci siano problemi. L’assessore Amenta sta intervenendo per verificare che si sblocchi la procedura dei ricongiugimenti e ci siano le risorse necessarie per poterli realizzare» spiega il consigliere di Campo democratico Michele Paterino, «rimane però un problema di semplice programmazione della struttura amministrativa che permetterebbe di evitare di ritrovarsi poi in queste situazioni. Del resto si ha un’idea ed una previsione di tempi e fabbisogno e si dovrebbe poter provvedere a programmare la realizzazione dei nuovi loculi per tempo dando anche all’ufficio igiene le risorse necessarie per procedere ai ricongiugimenti richiesti».

La questione rischia di toccare evidentemente direttamente i cittadini ed è per questo che c’è da augurarsi che l’emergenza di cui si parla non si concretizzi e si riesca a dribblare pur tra qualche difficoltà il problema. Di certo poi però bisognerà mettere mano ad un vero e proprio piano cimiteriale che ne dovrà definire anche lo sviluppo e le scelte future visto che gli spazi disponibili vanno sempre di più riducendosi.

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