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Il comune di Matera

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Attimi di paura a Matera dove un uomo entra in comune armato di coltello e minaccia una dipendente, bloccato dalla Polizia locale

MATERA – È agli arresti domiciliari l’uomo, di 47 anni, che ha minacciato con un coltello un’impiegata del Comune di Matera. Le accuse sono di violenza privata, lesioni personali e porto abusivo di arma da taglio.

Con gli agenti della polizia locale ha cercato di giustificarsi, chiedendo di parlare con il Procuratore della Repubblica di Matera per denunciare un presunto caso di malasanità.

L’uomo prima ha girovagato senza meta poi è entrato nell’ufficio Contratti afferrando una dipendente, quindi ha tirato fuori un coltello a scatto avvicinando la lama al collo della donna terrorizzata, fortunatamente fermandosi quasi subito per le urla e la reazione dei colleghi.

MINACCIA CON UN COLTELLO DIPENDENTE DEL COMUNE DI MATERA

L’allarme è scattato immediatamente, sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia locale, che hanno calmato e fermato l’uomo, in attesa dell’arrivo dei carabinieri e dei colleghi della Polstato. L’uomo, subito identificato, si è giustificato dicendo che voleva solo fare un’azione dimostrativa, chiedendo di parlare con il procuratore generale di Matera per denunciare un presunto caso di malasanità di cui sarebbe stato vittima, ma poi non ha saputo spiegare a cosa si riferisse. Per la dipendente comunale, assistita dal 118, fortunatamente solo un lieve stato di choc, ma tutti i colleghi che hanno fatto quadrato intorno a lei erano visibilmente scossi dall’accaduto.

«Un plauso al sangue freddo e all’autocontrollo dei dipendenti che hanno aiutato la collega, con Polizia locale e forze dell’ordine -ha commentato il sindaco Domenico Bennardi- tutti hanno evitato che l’accaduto potesse degenerare in qualcosa di più grave».

L’uomo è stato preso in custodia dalla Polizia locale, prima di procedere con il provvedimento restrittivo. Nel corso della giornata si sono rincorsi anche i comunicati delle organizzazioni sindacali dalla Cisl Fp alla Fp Cgil che hanno voluto sottolineare la necessità di porre una maggiore attenzione rispetto alla vigilanza ed al controllo all’interno del palazzo di città per poter tutelare al meglio il personale in servizio ed evitare che altri episodi di questo tipo possano finire poi per ripetersi.

LA SOLIDARIETÀ DEL SINDACATO E L’ALLARME SULLA SICUREZZA

Solidarietà alla lavoratrice aggredita arriva dal segretario generale della Cisl Fp Basilicata Giuseppe Bollettino che sollecita accertamenti interni sulla dinamica di quanto accaduto: «È evidente che c’è una falla nella sicurezza e occorre perciò adottare ogni misura necessaria a garantire, attraverso specifici protocolli di accesso agli uffici, la sicurezza e la tranquillità di chi lavora e dei tanti cittadini che quotidianamente si recano al Comune per le più svariate esigenze».

«Uno dei tanti episodi, sempre più frequenti, di aggressione a  dipendenti pubblici e che per fortuna grazie alla professionalità e alle capacità di mediazione dei colleghi della polizia locale non ha avuto gravi conseguenze» scrive Massimo Cristallo della Fp Cgil.

«La crisi che in questi anni ha investito l’Italia sta provocando un’escalation di situazioni assolutamente negative come quella di oggi. La disperazione che quest’oggi ha colto l’utente si è ribaltata contro un  lavoratore che stava solamente svolgendo il proprio lavoro.

Alla lavoratrice va tutta la nostra solidarietà e cogliamo l’occasione per rivolgere al Sindaco la richiesta di lavorare in condizioni di sicurezza. La sicurezza non deve passare attraverso la “militarizzazione” delle nostre strutture ma attraverso un profondo cambiamento culturale che torni a riconoscere valore e professionalità al lavoro pubblico.».

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