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Il tribunale di Matera

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Anche la quarta asta della Barilla è andata deserta malgrado il prezzo a base d’asta di 7 milioni di euro e l’offerta minima di 5 milioni 250mila euro sembravano lasciar pensare che ci potesse essere una soluzione sul destino dell’area cittadina. Invece l’asta si è conclusa con l’ennesimo nulla di fatto, il quarto della serie che ora costringerà il giudice del tribunale di Matera a dover decidere se e come effettuare una ulteriore e quinta asta e in quale data.

Anche in questo caso saranno ascoltate le diverse parti prima di prendere una decisione. Decisione che potrebbe portare ad una nuova asta ma anche a decisioni diverse e l’eventuale nuova asta potrebbe avere un prezzo ulteriormente abbattuto ma anche questo aspetto dovrà essere definito dal giudice nel corso delle prossime settimane.

Di certo quanto avvenuto chiarisce in maniera pressocché definitiva il fatto che ad oggi l’investimento sulla Barilla pare essere troppo gravoso per il pubblico ed il privato non solo evidentemente per le risorse che bisogna avere e mettere a disposizione per poter acquistare l’area che è il primo passo per qualsiasi decisione successiva ma anche per la somma che comunque dovrà servire per rimettere a posto l’area una volta acquistata.

BARILLA ASTA DESERTA, I TIMORI DEI PRIVATI E LE IPOTESI DI INTERVENTO DEL PUBBLICO

Un investimento complessivo che evidentemente continua a frenare gli investitori privati mentre da parte sua il pubblico appare essere troppo timido e molto poco convinto di portare avanti questo tipo di scelta.

Nei mesi e nelle settimane passate tanto Regione quanto Comune avevano paventato la possibilità di intervenire direttamente ma poi nei fatti quest’intervento non c’è mai stato per una difficoltà reale di trovare le risorse necessarie per poter modificare l’area. Eppure la scelta soprattutto per il pubblico doveva essere fatta al più presto per poter contemperare eventuali investimenti su Barilla con altre scelte all’interno del quartiere di Piccianello che risulteranno strategiche.

«Se il Comune non diventa proprietario dell’area – affermano Giovanni Martemucci e Sergio Venezia del gruppo Architetti Innovativi- non è possibile candidare il progetto bandiera a finanziamento pubblico. Con il nulla di fatto dell’ultima asta, si riaprono i giochi ed il Comune di Matera avrebbe tutto il tempo necessario per reperire le risorse, o richiedere un prestito, e candidarsi come acquirente. Infatti, verosimilmente, serviranno 6 mesi circa prima che venga organizzata una nuova vendita. Con la quinta asta anche il prezzo diventerà ancora più interessante dal momento che si abbasserà di un ulteriore 25% e quindi l’offerta minima si aggirerebbe sui 4 milioni di euro circa. Un prezzo più che conveniente, considerando che i tecnici hanno valutato l’area 16milioni e 700mila euro. Pertanto auspichiamo che l’Amministrazione comunale di Matera agisca rapidamente e con la giusta convinzione questa volta».

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