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Il centro unico di prenotazioni in via Matteotti a Matera: il primo atto vandalico il 24 settembre, con il silicone nella serratura

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MATERA – “Chiuso per vandalismo”. Il Cup di via Matteotti a Matera rimarrà chiuso finchè i responsabili dei due atti vandalici dei giorni scorsi non saranno identificati.
La decisione comunicata dalle Asm il 24 ottobre scorso in una nota non è mutata.

Intanto però le prenotazioni si concentrano o attraverso gli operatori telefonici o attraverso il centro operativo in via Montescaglioso.

E anche gli ambulatori del consultorio ubicati nella sede di piazza Matteotti che pure svolgevano una funzione molto utile e contribuivano a smaltire almeno una piccola parte del lavoro che si è accumulato nei mesi passati sono ancora chiusi.

Una situazione paradossale e inspiegabile per molti versi. “Il disagio è evidente, si tratta di una situazione molto grave che porta moltissimi cittadini a chiamarci per segnalare le difficoltà che si vengono a creare. Nei prossimi giorni approfondiremo questa questione per cercare di arrivare al più presto ad una soluzione e per arrivare ad un’apertura visto che la gente ha bisogno di questo servizio utile» spiega Antonietta Tarsia di Cittadinanzattiva che quotidianamente affronta quelle che sono le difficoltà e le lamentele dei cittadini in ambito sanitario cercando di dare risposte utili e interloquire direttamente con i vertici aziendali.

In questo caso ciò che lascia sostanzialmente allarmati è la motivazione della decisione che di fatto di fronte a degli atti vandalici chiude in maniera indeterminata il servizio. Non per un tempo determinato per ripristinare i luoghi e i danni arrecati e magari creare delle diverse e migliori condizioni di sicurezza per gli operatori ma a tempo indeterminato e ponendo come limite per la ripresa dell’attività l’identificazione dei responsabili degli atti vandalici. Un evento da tutti auspicato e auspicabile e per il quale la polizia è al lavoro ma che non ha nessuna certezza che accada e non c’è certezza che accada in tempi brevi.

Tra l’altro va ricordato che la necessità di porre un centro di prenotazione nel cuore della città di Matera, prima era in via Persio, era dato proprio dalla necessità di poter dare un servizio utile al maggior numero di persone possibili non solo tra i residenti ma anche tra i pendolari che possono frequentare l’area centrale della città provenendo da altre realtà del materano e che vogliano appunto usufruire di un simile servizio. Una scelta strategica, non casuale che viene meno e che evidentemente finisce per colpire per questo motivo una fetta molto più ampia della cittadinanza.

C’è un altro aspetto che non può essere ignorato cioè che una simile scelta “premia” (paradosso inaccettabile) i vandali che non solo hanno danneggiato ma addirittura ottengono la chiusura di un servizio per i cittadini a tempo indeterminato. Un servizio utile, necessario ancor di più in un momento in cui congestionare i servizi sanitari è assolutamente inopportuno a qualunque titolo.

Infine spicca il silenzio della politica su questa questione. Si parla molto di sanità, di leggi di riordino regionale, di nominare un commissario dell’Asm o potenziare l’ospedale Madonna delle Grazie. Oggi però sarebbe sufficiente fare qualcosa di concreto per riaprire il Cup di piazza Matteotti. Finora su questo però nessuno ha battuto un colpo.

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