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La Discesa della Madonna delle tre porte

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CON una lettera indirizzata a Comune, Sovrintendenza ed Ente Parco, nei giorni scorsi Invitalia ha comunicato formalmente la chiusura parziale dei lavori per due dei quattro lotti, che compongono il Parco della storia dell’Uomo a Murgia Timone. I cantieri sono stati chiusi il 16 aprile, quindi dal prossimo venerdì i blocchi della preistoria e della civiltà rupestre, torneranno nella piena disponibilità di Comune ed Ente parco.

Ora si apre la delicata partita della gestione e custodia, perché questo patrimonio storico di inestimabile valore torna nella piena fruibilità di tutti, ladri, tombaroli e vandali compresi. Quindi, è opportuno procedere in tempi rapidissimi a predisporre sistemi di protezione passiva, ma soprattutto un presidio di sorveglianza h24, per evitare danni e furti irreparabili.

Con questo obiettivo, venerdì si sono già incontrati i rappresentanti del Comune con il presidente dell’Ente Parco, Michele Lamacchia, per fare il punto sull’iter più celere e produttivo da seguire. Si è concordato di avviare subito una manifestazione d’interesse circa la gestione del sito, procedendo immediatamente dopo ad istruire e pubblicare il relativo bando. Se tutto va secondo le previsioni, entro la fine di maggio si potrebbe pubblicare il bando, con criteri di massima che sarebbero in fase di definizione.

L’obiettivo primario è la tutela e protezione del sito, dove insistono importanti emergenze archeologiche, alcune delle quali di grande valore per la loro unicità storica. Quindi, prima ancora di pensare alla gestione degli auspicabili flussi turistici, si deve predisporre la protezione del sito.
I lavori per questi due lotti ultimati sono stati appaltati a luglio 2020, dopo molti mesi di fermo forzato per ragioni burocratiche.

L’appalto è stato affidato ad Invitalia con un investimento di 4,5 milioni per questi due lotti (più i 2,2 da ultimare), fondi Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) con l’obiettivo non centrato di rendere fruibile il Parco durante il 2019, l’anno di Matera Capitale europea della cultura.

Ad oggi risultano completate le seguenti opere: chiesa San Pietro in Principibus o di S. Nicola s. Via Appia; chiesa San Falcione; chiesa San Vito; asceterio di Sant’Agnese; chiesa di Sant’Agnese; chiesa Madonna delle Tre Porte; chiesa Madonna della Croce; tutti i sentieri pedonali oggetto di intervento; gli arredi amovibili del belvedere denominato di Sant’Agnese, e le due pensiline amovibili in legno lamellare dedicate all’attesa del bus elettrico; la viabilità carrabile in materiale terra solida in sostituzione dell’asfalto, nel tratto dallo Jazzo Gattini fino al Belvedere, come da progetto in attuazione del Piano del Parco.

Restano ancora da completare, in base agli atti aggiuntivi al contratto maturati nel corso dei lavori su richiesta del Comune, parte delle finiture interne e gli allestimenti museali dello Jazzo Gattini; correzione alcuni difetti di resa causati dalle gelate e dalle piogge delle ultime settimane. Il termine ultimo delle attività è il 30 aprile, poi le operazioni di collaudo definitivo.

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