X
<
>

La cascata di rifiuti che scende dal muraglione di via Madonna delle virtù

Condividi:
3 minuti per la lettura

MATERA – Una cascata fatta di sacchetti di rifiuti solidi urbani che, dopo aver praticamente sommerso il digradare dei fichi d’india, scende fin quasi alla Gravina. Non siamo in una campagna sperduta, ma nel cuore dei Sassi, a un tiro di schioppo da piazza San Pietro Caveoso, da ristoranti e hotel a 5 stelle.

È lo spettacolo indecoroso ed intollerabile a cui assistono ogni giorno da mesi ormai, i residenti dei rioni e le centinaia di turisti, i quali si affacciano dal muraglione che porta da piazza San Pietro alla soprastante chiesta di Sant’Agostino. È praticamente impossibile percorrere quel tratto dei Sassi, lungo via Madonna delle virtù, senza affacciarsi per ammirare il panorama prospiciente delle grotte paleolitiche e sottostante della suggestiva gravina, nei pressi della cosiddetta lunetta.

Quindi, ad oggi, è purtroppo praticamente impossibile non vedere quella cascata lercia e maleodorante di sacchetti della spesa pieni di rifiuti domestici, che qualche ignoto sporcaccione getta evidentemente da mesi senza colpo ferire. Tanto che, i bene informati sostengono che il Comune ne sia al corrente da almeno un mese.

La situazione è stata denunciata con un post Facebook dall’attivista materano di Legambiente Pio Acito, che chiede comprensibilmente l’immediato intervento dei carabinieri forestali, per bonificare il costone ed identificare il (o gli) incivili artefici dello scempio.

«C’è una sciatteria e un’indifferenza disarmante – ha commentato Acito sentito dal Quotidiano – in quella zona fino a 4 anni fa c’era anche una telecamera, che un turista in parapendio ha danneggiato, e non è mai stata ripristinata. Occorre immediatamente attivare una ditta specializzata per recuperare i rifiuti ed ispezionarli a caccia del responsabile, che certamente non è una sola persona. Ad ogni pioggia, quei rifiuti vengono dilavati e rilasciano percolato nell’ambiente fino alla gravina».

Sullo sfondo la constatazione che resta difficile immaginare come nessuno dei residenti, o passanti, o titolari di attività commerciali che operano fino a notte fonda nei Sassi, abbia visto quell’indecenza, né abbia scorto chi con sistematicità continua ad alimentarla, gettando immondizia.

Possibile che nessuna delle pattuglie della Polizia locale che presidiano i Sassi, si sia accorta di quella discarica nel cuore monumentale della città? Eppure lo scempio si consuma da settimane, ed oggi sarà anche oneroso bonificarlo, perché nel frattempo i sacchetti si sono aperti e deteriorati sotto il sole, lasciando fuoriuscire il contenuto maleodorante ed indecente.

Nel 2022 non si può proprio assistere ad uno spettacolo del genere, con la colpa grave di chi ancora oggi pensa di poter imbrattare i Sassi, la perla di Matera; ma è grave anche che non ci sia controllo su questi fenomeni da parte del Comune. Dopo la bonifica (che si spera sia immediata) di quel sito, è opportuno valutare anche il ripristino dell’utile deterrente della videosorveglianza in quella zona.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE