X
<
>

La fiaccolata di Grassano

Condividi:
3 minuti per la lettura

GRASSANO (MATERA) – Una fiaccolata silenziosa ha attraversato le vie di Grassano, per pregare affinchè cessi quanto prima  l’assurdo conflitto tra Russia e Ucraina. I grassanesi hanno scelto di cominciare così la Quaresima, con un’iniziativa promossa  della sezione dell’Unitalsi, presieduta da Luisa Conte, con la collaborazione dei  parroci don Giovanni Grassani, don Carmine Rotunno  e don Giuseppe Daraio.

In piazza Purgatorio si sono radunate centinaia di persone, che hanno poi dato vita alla fino a piazza Ilvento, con una sosta in piazza della Libertà, dove si è dato spazio ad alcune testimonianze ed a un collegamento via web con la garagusana Eleonora Trivigno, diventata ormai la voce italiana dall’Ucrania. Tra le testimonianze  la prima è stata quella di Maria Iula, mamma di Eleonora e socia dell’Unitalsi, che nonostante il suo stato d’animo molto provato, ci ha tenuto a leggere un messaggio di ringraziamento per la solidarietà espressa in questi giorni dalla comunità lucana, ma anche il desiderio di  unirsi in preghiera per scongiurare il perdurare di questo conflitto che miete vittime innocenti.

A seguire due signore ucraine , Dovgaliuk Svetlana di Grivan e Yuliya Pavlula di Kharkiv,  che da alcuni anni vivono a Grassano dopo aver sposato due grassanesi. In una piazza segnata dal freddo le lacrime delle due signore hanno commosso tutti perché, superati i ringraziamenti al popolo grassanese e al popolo italiano per la solidarietà mostrata, i loro pensieri sono andati  ai loro parenti che vivono ancora in Ucraina e che in queste ultime ore hanno  comunicato racconti e  immagini  degli attacchi militari con  scene di morte e devastazione.

«Sentire il calore della comunità grassanese – hanno detto le due signore – è per noi un grande sostegno. Sulla generosità di questa comunità e il suo  senso di accoglienza non avevamo dubbi, perché li abbiamo sperimentati quando abbiamo deciso di vivere qui, ma in questa esperienza sentiamo i grassanesi ancora più vicini perché si sta  facendo comunque  carico di affrontare questo difficile momento insieme a noi».

Nelle parole di Maria Iula tutta la paura di una mamma preoccupata per le sorti della figlia  e disperata per un conflitto assurdo: «Ho il cuore affranto, ma voglio ringraziare tutti anche a nome di mia figlia. Eleonora ha trovato in Ucraina la sua affermazione professionale e anche la possibilità di avere una famiglia. Si trova lì da vent’anni ed ora per riconoscenza al popolo che l’ha accolta ha deciso di rimare lì per resistere e difendere quegli ideali di libertà».

In marcia per la pace anche l’amministrazione comunale, che in questi giorni si sta organizzando seguendo le indicazioni della prefettura al fine di  mettere in campo azioni di aiuto per il popolo ucraino. «Grassano – ha esordito il sindaco Filippo Luberto – vanta  una rete associativa ed un esperienza di solidarietà  tali da farmi affermare che come comunità sapremo dare sicuramente il nostro contributo. Nei prossimi giorni ci organizzeremo  con le parrocchie e con tutto il mondo del volontariato così da mettere in moto la macchina dei soccorsi partendo dall’ospitalità di profughi e,  anticipo che da una prima verifica abbiamo trovato già la disponibilità di alcune famiglie».

Dall’Ucraina  Eleonora, collegata con la piazza ha invitato a pregare affinché il Signore possa illuminare le menti della diplomazia,  unica e vera certezza che può fermare questa guerra e ha raccontato che iniziano a scarseggiare gli alimenti, si dorme poco e male  e al risveglio tutti sperano la fine di questo incubo. Don Giovanni ha ripreso le parole di Papa Francesco con l’invito a  restare uniti in preghiera.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE