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I Maneskin sul palco dell'Eurovision Song Contest 2021

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MATERA – La vittoria strepitosa dei Maneskin (LEGGI), gruppo rock italiano emergente nato dalla strada, già trionfatore all’ultimo festival di Sanremo, dopo trent’anni ha riportato nel Belpaese l’Eurovision Song Contest, la kermesse canora più prestigiosa del vecchio continente. Un grande risultato per l’Italia, che l’anno prossimo, come da regolamento, potrà tornare ad ospitare l’evento internazionale, assente dal lontano 1991, con la vittoria di Toto Cotugno.

Allora perché non candidare Matera, già Capitale europea della cultura a “prima donna” della canzone internazionale d’Europa? L’idea per nulla folle, è stata lanciata ieri dall’assessore comunale alle Attività produttive, Giuseppe Digilio, il quale ha “fiutato l’affare” per l’immagine della città dei Sassi, che si ritroverebbe ancora sul trampolino promozionale dell’Europa.

«L’Italia sul podio più alto della musica planetaria – commenta Digilio – Il rock dei Maneskin conquista i televotanti che ribaltano il voto della giuria di qualità. Bellissimo soprattutto per questo, ma anche perché, grazie a quattro ragazzi fuor di testa e al voto popolare, dopo trent’anni, il contest internazionale sarà ospitato in una delle città Italiana. Questa è la regola! Candidiamo Matera ad ospitare Eurovision 2022! Capito quanto i giovani siano importanti, per riportare il Paese in pole position?».

Tanti i commenti dei materani, alcuni entusiasti altri critici sulla cifra canora dei vincitori, ma nessuno boccia l’idea senza appello. Qualche perplessità viene espressa sull’eventuale contenitore di un evento così importante, che richiede ampi spazi al chiuso.

E c’è chi, come la consigliera di minoranza Adriana Violetto, recrimina legittimamente la mancata realizzazione del suggestivo teatro tenda a borgo Venusio. Altri rilanciano ancora il ruolo nevralgico della Cava del Sole, seppure non sia al coperto. Alcuni cittadini tirano in ballo il sindaco Domenico Bennardi, assiduo frequentatore attivo dei social, che però ieri deve aver staccato la spina, visto che anche il Quotidiano ha tentato invano di reperirlo telefonicamente, per raccogliere la sua idea su questa proposta di un componente della sua squadra.

In compenso ci sono già alcuni operatori turistici in fibrillazione, perché vedono un’ottima chance di promozione e nuovo lancio della città dei Sassi. Come Michele Martulli, vice presidente della Federazione italiana agenzie viaggi e turismo (Fiavet) di Basilicata e Campania, che parla senza mezzi termini di «un’occasione da non perdere», rilanciando e sostenendo con forza l’idea dell’assessore Digilio: «Non ci dimentichiamo di essere stati da poco Capitale europea della cultura; anzi lo siamo ancora in pectore, quindi dico ai materani ed a chi ci amministra che oggi più che mai possiamo osare».

Qualcuno ha espresso perplessità sui costi del grande evento, che negli anni avrebbero indotto più di qualche Paese europeo a cercare paradossalmente di non vincere. «Uno scoglio, quello dei costi – spiega Martulli – che si può superare agevolmente, purché il Comune inizi a battere cassa alla Regione, come fanno tutti gli altri enti lucani; soprattutto quando si tratta di organizzare ed ospitare grandi eventi turistici e promozionali, che portano lustro a tutta la Basilicata, proprio come può essere l’Eurovision».

Altri parlano di incapacità ricettiva di Matera ad assorbire la massa di gente, che si riverserebbe in città. «Anche questo non è un problema – spiega Martulli – perché oltre la città, c’è un hinterland provinciale molto vivace in quanto a ricettività, come il Metapontino, ma anche tanti piccoli centri vicini a Matera».

Infine il luogo dell’evento: «Abbiamo Mh Hotel a borgo Venusio – ha detto Martulli – struttura prestigiosa e capiente anche per eventi del genere. In ogni caso, oggi ci basta che il Comune ci creda ed inizi il percorso di candidatura, in modo da consentirci di poter organizzare tutto. Se la ricettività viene affidata ai locali, i posti si trovano senza dover ricorrere alle strutture di fuori regione; se poi si va dai soliti noti, ecco che comparirà la Puglia, ma anche in quel caso non sarebbe un problema. Cerchiamo fin da ora di progettare e guardare con favore a questa bellissima notizia che ci coinvolge; candidiamo Matera che ha tutte le carte in regola per poter essere candidata come città ospitante del 2022».

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