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POTENZA – Nemmeno il tempo di “festeggiare” l’accordo nel Pd con Marcello Pittella candidato di tutti sulla linea della titale discontinuità che già iniziano gli straordinari per la composizione delle liste e per trovare i vari equilibri.

Ma il quadro generale interno al centrosinistra ora è piuttosto chiaro. Il Pd ha segnato la linea: nessun consigliere uscente sarà candidato nelle liste democratico. Escono quindi anche Luca Braia, Giuseppe D’Alessandro e Pasquale Robortella che hanno maturato meno di una legislatura. Potrebbe essere fatta un’eccezione (ma non è scontata) per Carmine Castelgrande che è stata legislatore per solo un giorno. Ovviamente con un profilo così netto da parte del Pd diventa impossibile anche per gli altri partiti della coalizione mettere nelle liste dei consiglieri uscenti. Questo ovviamente crea fibrillazioni. A partire dal Centro democratico di Tabacci che ha il suo leader regionale nel consigliere e assessore uscente Nicola Benedetto. Per lui potrebbe essere pronta un’eccezione in virtù del fatto che è stato uno degli sfidanti delle Primarie al pari del vincitore Marcello Pittella. Da indiscrezioni si raccoglie anche la possibilità che benedetto trovi posto nel listino. Ma nulla è ancora ufficiale. Ad ogni modo da Centro democratico arrivano alcune “stoccate”. Ieri ha parlato ufficialmente il commissario regionale Pasquale Lionetti: «Alla luce della riunione di oggi del tavolo regionale della coalizione di centrosinistra, riteniamo non solo deprecabile l’assenza da parte di Sel e Prc, ma fuorviante l’idea che la coalizione possa allargarsi incondizionatamente e senza una base di condivisione programmatica. E’ proprio a causa di questa mancanza di chiarezza che, a poche ore dalla presentazione delle liste, ci troviamo con un perimetro dell’alleanza ancora indefinito. Almeno per quanto ci riguarda è ferma la convinzione che le elezioni si vincono non solo puntando ad una somma algebrica dei voti raccolti in passato, come se si trattasse di numeri immutabili, ma soprattutto attraverso i progetti, le proposte e le idee per i cittadini, le imprese ed il territorio. Per vincere insomma, la coalizione di centrosinistra deve convergere su un progetto definito per la Basilicata e non costituire soltanto una aggregazione elettorale».

Ovviamente il tema è delicato. E secondo rumors dell’ultima ora potrebbe trovare posto nella lista di centrodemocratico (oltre a nomi dei Popolari uniti) anche il sindacalista e fratello di Roberto, Nino Falotico.

Insomma non tutti i problemi sono stati risolti con l’accordo interno al Pd. Innanzitutto c’è l’uscita ufficiale della Sel che correrà da sola. Poi c’è da mettere sotto controllo tutti i focolai di lite. Per questo diventa fondamentale il ruolo di mediazione. Ad ogni modo pare abbastanza scontato che le liste che saranno ammesse alla coalizione sono solo quelle dei partiti tradizionali più due eccezioni. La lista del presidente nella quale dovrebbero trovare posto alcuni dei sindaci – che nelle scorse settimane si erano messi in gioco per una proprio protagonismo- e che dovrebbe vedere anche la presenza di Mario Polese. E poi la lista di Realtà Italia nonostante le resistenze mosse nelle ultime ore dall’Idv. Si tratta della lista di Enrico Mazzeo Cicchetti che di fatto è una lista di una corrente del Pd stesso che fa riferimento – e che è stata quindi sponsorizzata – a Michele Emiliano e ai renziani.

Poi c’è la corsa al listino. Da autorevoli indiscrezioni si è appreso che delle corsa per il listino potrebbe far parte anche il segretario del Psi di Basilicata, Livio Valvano.

sal.santoro@luedi.it

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