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Enrico Letta, segretario nazionale Pd, e il segretario regionale sfiduciato Raffaele La Regina

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Il Pd della Basilicata chiede il congresso a marzo

NON trova pace il Partito Democratico. Neanche sul percorso da seguire per arrivare all’elezione del nuovo segretario regionale. Il tentativo pare essere quello di far svolgere contestualmente il congresso nazionale e quello regionale. I quattro segretari delle due province e dei due capoluoghi scrivono una mail a Letta e chiedono un incontro per definire un percorso e magari unire quello del congresso nazionale con quello regionale “nell’ambito di un processo di autentica rigenerazione”.

Ma le parole di Lospinoso, Scarnato, Lombardi e Gravela vengono immediatamente frenate da una nota della presidente dell’assemblea provinciale di Potenza del Pd Emanuela Di Palma che dice sostanzialmente di non saperne nulla: «Esprimo rammarico per una scelta che non rappresenta la volontà dell’assemblea provinciale». A questo punto la partita della confusione continua tra grandi tentativi di andare in avanti e improvvise frenate. Con la mano destra che non sa quello che fa la sinistra. Con un segretario che firma una lettera mentre il presidente dell’assemblea provinciale non ne sa nulla. Una situazione a dir poco caotica che certo non lascia preannunciare nulla di buono nella prospettiva di un congresso che non dovrebbe tarda oltre il mese di marzo e la data di quello nazionale.

Ma andiamo con ordine. Nel pomeriggio di ieri i Segretari Provinciali del Pd di Potenza e Matera, Arduino Lospinoso e Claudio Scarnato, unitamente ai segretari delle Città di Potenza e Matera – Carmine Lombardi e Luigi Gravela –comunicano di aver «scritto al Segretario Enrico Letta, e per conoscenza alla Presidente Valentina Cuppi, al Coordinatore della Segreteria Marco Meloni, ed al Dirigente Organizzativo Stefano Vaccari, chiedendo un incontro finalizzato ad approfondire la situazione del partito in Basilicata, e proponendo la celebrazione del Congresso regionale contestualmente a quello nazionale, secondo quanto già indicato nel documento approvato a larga maggioranza dell’’Assemblea Regionale dello scorso 24 ottobre».

Quindi il testo dellal lettera in cui si spiega: “Caro Segretario – si legge nella nota – il dibattito che, nelle ultime settimane, ha caratterizzato il nostro partito è stato duro e avrà riverberi importanti per aprire seriamente una nuova fase politica. In Basilicata, tante e tanti democratici hanno dovuto compiere una scelta fra le più complicate della storia del PD lucano: la maggioranza – una grande maggioranza – ha espresso con 63 voti favorevoli, 7 astenuti e nessun contrario la sfiducia al proprio segretario, peraltro eletto dopo una lunga fase di commissariamento”.

“Nello stesso dispositivo – continua la nota sottoscritta dai quattro – con cui veniva approvata la mozione di sfiducia, con grande senso di responsabilità e, avendo come unico interesse la tutela della nostra comunità politica, i 63 componenti dell’Assemblea Regionale hanno indicato un percorso, ispirato dalla condivisione e rispettoso della pluralità, finalizzato ad un ordinato iter congressuale, contestuale a quello nazionale, ed altrettanto aperto, che restituisca forza e credibilità al PD Basilicata. Ti chiediamo pertanto un incontro -conclude la lettera- che riteniamo urgente anche alla luce del cronoprogramma già definito per il Congresso nazionale, per confrontarci con te al fine di mettere in campo un processo di autentica rigenerazione”.

Parole che richiederanno probabilmente nelle prossime ore una risposta di Letta ma che scatenano al contempo una reazione inattesa che sembra ripresentare plasticamente le difficoltà interne. «Con stupore mi giunge notizia di una lettera inviata al Segretario nazionale del PD, Enrico Letta, a firma anche del Segretario provinciale Arduino Lospinoso, in cui si chiederebbe un incontro finalizzato ad approfondire la situazione del partito in Basilicata e a chiedere che il congresso per l’elezione del nuovo segretario regionale in Basilicata si svolga in concomitanza con quello nazionale» scrive la presidente dell’assemblea provinciale di Potenza, Emanuela Di Palma.

«Nella qualità di presidente dell’Assemblea provinciale esprimo rammarico per un’iniziativa che non rappresenta la volontà dell’Assemblea provinciale non essendosi tenuto, all’indomani dell’insediamento e della mia elezione a Presidente, né tantomeno dopo l’atto di sfiducia nei confronti di Raffaele La Regina, alcuna Assemblea o altro momento di confronto sui temi oggetto dell’incontro richiesto. Peraltro evidenzio che il PD provinciale di Potenza è ancora privo degli organismi di direzione politica (a partire dalla Segreteria) senza tener conto che, per effetto di scelte e fatti rilevanti, verificatisi nelle elezioni dello scorso 25 settembre 2022, andrebbe verificata la reale rappresentanza e consistenza della stessa Assemblea provinciale».

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