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Arnaldo Lomuti, Giovanni Lettieri, Angelo Chiorazzo, Marcello Pittella

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POTENZA – Ha senso lavorare per la costruzione di un’intesa senza precedenti in Basilicata, quella tra Partito democratico e Movimento 5 stelle, se il primo ha già appaltato, segretamente, la guida della nascente coalizione a una figura impegnativa come il re delle coop bianche lucane, Angelo Chiorazzo? E se non vi sono garanzie di sorta nemmeno sulla presenza nelle liste di quella «discontinuità» per cui altre figura impegnative, come quella dell’ex governatore Marcello Pittella, andrebbero messe da parte?

Sono questi gli interrogativi senza risposta che nei giorni scorsi hanno provocato l’improvviso congelamento dei rapporti tra le due ruote motrici di un possibile fronte anti centro destra.

In settimana il deputato e coordinatore regionale del Movimento, Arnaldo Lomuti, e il segretario regionale Pd, Giovanni Lettieri, dovrebbero tornare a confrontarsi, dopo una pausa di riflessione di quasi due settimane, dedicata al confronto con la “base” e i gruppi dirigenti dei rispettivi partiti. Dal momento che il nodo della candidatura-non candidatura di Chiorazzo resta ancora lì irrisolto, tuttavia, è difficile immaginare grandi passi avanti. Non per niente sabato scorso, durante l’assemblea dei pentastellati lucani convocata per avviare l’elaborazione di un programma da presentare per le elezioni regionali della prossima primavera, l’indicazione del deputato è stata di procedere allo stesso modo di 5 e 10 anni fa. Come se il Movimento dovesse correre ancora una volta in solitudine. Se mai si creeranno le condizioni per un’intesa, poi, si vedrà.

A irritare non poco i pentastellati lucani sarebbero state le manovre, abbastanza evidenti, di un pezzo importante del Pd e del centrosinistra, e delle loro proiezioni sociali, a favore della candidatura a governatore di Chiorazzo, “campione” di quel laicato cattolico lucano che nei mesi scorsi ha annunciato l’intenzione di scendere in campo per le prossime elezioni regionali. Un annuncio clamoroso, dopo una lunga campagna di ascolto benedetta dalla Conferenza episcopale della Basilicata, che ha costretto i vescovi lucani a una presa di distanze altrettanto clamorosa, ma non ha scoraggiato – evidentemente – i diretti interessati.

Lo stesso Chiorazzo, poi, che da un anno a questa parte è anche vicepresidente del Potenza calcio, ha incrementato in maniera notevole la sua esposizione mediatica, e avrebbe avviato, silenziosamente, la ricerca del maggior numero possibile di nuovi alleati. Dopo l’investitura informale ricevuta, tra gli altri, dall’ex ministro della Salute, Roberto Speranza. Una ricerca a 360 gradi che non avrebbe risparmiato lo stesso Movimento 5 stelle. Di qui l’avvertimento lanciato da Lomuti in occasione della prima assemblea convocata sulle elezioni regionali, due domeniche fa, a non meglio precisati «portavoce» che starebbero conducendo trattative non ufficiali, scavalcandolo nel suo ruolo di coordinatore.
l.a.

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