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La sede del Parco regionale Gallipoli Cognato - Dolomiti lucane

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SCIOGLIMENTO del consiglio direttivo e commissariamento fino al rinnovo del suo organo di vertice, che sarebbe dovuto restare in carica per altri 3 anni.
E’ la proposta trasmessa martedì dalla giunta regionale guidata dal governatore Vito Bardi al parlamentino lucano per il Parco regionale naturale di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane, che si estende sui territori di Accettura, Calciano, Castelmezzano, Oliveto Lucano, Pietrapertosa.

La decisione di Bardi e dei suoi assessori è arrivata quasi quattro mesi dopo il blitz dei carabinieri forestali, che hanno notificato un’ordinanza di misure cautelari al direttore dell’ente, Marco Delorenzo, e a un funzionario, Egidio Mallia. Su entrambi, infatti, pende un’imputazione per una presunta truffa su un finanziamento per giovani imprenditori agricoli. Una vicenda che era emersa durante l’inchiesta proprio su un militare dei carabinieri forestali in servizio a Pietrapertosa, accusato di concussione.

Nella delibera appena approvata dalla giunta regionale si fa riferimento a una comunicazione del presidente dell’ente parco, Rocco Marotta, che agli inizi di marzo a evidenziato «criticità emerse in seno al Consiglio direttivo dell’ente» e «l’impossibilità ad attendere agli adempimenti previsti per legge evidenziando la totale paralisi dell’attività tecnica, amministrativa e finanziaria dell’ente parco». Paralisi «acuita dalla assenza forzata della figura direttoriale e del funzionario apicale colpiti da provvedimenti cautelari tuttora in vigenza».

Per i vertici di Via Verrastro quindi, è questa stessa dichiarazione «di versare nella totale impossibilità di porre in essere atti obbligatori previsti per legge, come dallo stesso indicati», ad evidenziare «lo stallo dell’attività tecnica, amministrativa e finanziaria dell’ente parco» e a certificare «le persistenti violazioni di legge, nonché delle direttive della giunta regionale». Ovvero i presupposti perché la Regione attivi i suoi poteri di vigilanza su un ente controllato come il parco. Tanto più «in previsione di urgenti scadenze che prevedono un operato fattivo nella gestione di numerose pratiche inevase e di adempimenti in ambito finanziario amministrativo».

Nella delibera appena trasmessa al Consiglio per l’approvazione definitiva, infine, si rinvia al governatore la nomina di un «commissario straordinario a garanzia della gestione dell’ente stesso sino alla ricostituzione dei nuovi organi che, nel rispetto delle procedure di cui alla stessa legge, deve avvenire entro un anno dallo scioglimento».
l.a.

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