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Angelo Perillo, vicebrigadiere originario di Venosa che lavora in compagnia Trionfale a Roma

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ROMA – Quando ha sentito una coppia con una carrozzina per bebè urlare in strada cercando disperatamente aiuto, un carabiniere libero dal servizio e impegnato a sbrigare delle pratiche personali si è avvicinato immediatamente per prestare soccorso e ha visto che c’era una neonata, di nemmeno un mese, ormai cianotica e in apnea. Molto probabilmente per un rigurgito che le ostruiva le vie respiratorie. Così il militare, in forza alla compagnia Trionfale, ha praticato subito la manovra di Heimlich con la collaborazione del papà della bimba e in questo modo la hanno salvata ancora prima che arrivasse l’ambulanza del servizio emergenze del 118. L’episodio è accaduto in via Simon de Saint Bon, nel centrale quartiere Prati, vicino alla cittadella giudiziaria di Piazzale Clodio.

La bimba è stata poi portata in ospedale, dove è stata trattenuta in osservazione per 48 ore al Bambino Gesù. «Quando mi sono reso conto che aveva ripreso a respirare ho pianto di gioia e non me ne vergogno. Salvare la vita di una bambina di soli 20 giorni mi ha dato una sensazione unica, forse anche perché sono papà di un bimbo di un anno e mezzo», ha raccontato Angelo Perillo, il vicebrigadiere originario di Venosa in provincia di Potenza.

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