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POTENZA – Antonio Candela e la sua casa editrice UniversoSud dimostrano che fare cultura in una città di provincia è possibile, che lo spirito d’iniziativa non è un dato anagrafico o puramente economico e che i modelli imprenditoriali sono davvero tanti. A proposito, con la cultura si mangia? «Con la cultura si mangia eccome – risponde Candela, mentre nel capoluogo fervono i preparativi per la Notte Bianca del libro –. La cultura è e resta l’unico motore propulsivo per un cambiamento radicale e di visione per il nostro sud. L’analisi economica sul concetto “si mangia di cultura” va guardato nel suo complesso, ma a bilancio finale non si può prescindere dall’investire in cultura e formazione».
Cosa le ha lasciato nel primo anno di attività l’esperienza di una piccola ma combattiva casa editrice?
«Ci ha lasciato la consapevolezza che la strada intrapresa è quella giusta. Essere una piccola casa editrice, al sud, in un contesto nazionale che vede l’editoria in genere arretrare sulle nuove tecnologie, rende il nostro lavoro duro e pieno di sacrifici, ma ricco di soddisfazioni e con una sfida insita in se stessa: dare la possibilità a puri talenti del nostro territorio di esprimersi, di raccontare e raccontarsi, di poter emergere. Il compito nostro resta quello di dare innanzi tutto una possibilità: dare fiducia e costruire percorsi che anche da un punto di vista economico abbiano senso. Dopo poco più di un anno abbiamo già un catalogo ricco con 12 lavori in attivo e 13 opere che in questo momento stiamo valutando. Opere non solo di autori lucani ma – e questa è una grande sorpresa – di autori nazionali che si rivolgono a noi per sottoporci le proprie fatiche letterarie».
Si può fare cultura in un posto come Potenza percepito come “periferico”?
«Si deve, non si può. Lo dobbiamo fare, per noi stessi, per le persone di questa terra bellissima ed eterogenea. Potenza ha energie nascoste, un potenziale enorme, tanti progetti che coinvolgono associazioni, società, liberi cittadini. Quello che manca è il senso di comunità, è l’identità da troppo tempo smarrita che va recuperata. Troppo spesso parliamo di chi è andato via e ha fatto fortuna, ha avuto successo. Molto poco, quasi mai, parliamo di chi è restato e ha costruito tanto, dando opportunità e costruendo percorsi virtuosi».
Un commento sulla Notte bianca del libro e sulla risposta che si attende dei potentini.
«La notte bianca del libro è un grandissimo evento, ma sopratutto una grande opportunità: credo, anzi ne sono sicuro, che la città risponderà benissimo all’iniziativa se non altro perché ha “fame” di ripartire, di riemergere, di ritornare al ruolo che le compete: quello di capoluogo di regione».
Dal suo particolare osservatorio che ingloba anche la vita in università, come giudica il rapporto dei giovani con la cultura?
«Potreste piacevolmente meravigliarvi. I giovani e la cultura sono molto più vicini di quanto possiamo immaginare. Basta guardarsi intorno: nascono e si muovono tante realtà associative e culturali di giovani che si spendono nella città e per la città. Forse il limite che va superato è la capacità di costruire percorsi imprenditoriali che siano evoluzioni dei progetti, per costruire professionalità riconosciute».
Ci può anticipare qualche novità in vista per UniversoSud?
«Sono tantissime, su tutte 3 progetti molto interessanti. Il primo riguarda la ripubblicazione di un libro,”53″, stampato per la prima volta 53 anni fa ed editato da noi nel 2015: raccoglie i componimenti di due tra gli autori migliori che la nostra città ha avuto: Beatrice Viggiani e Vito Riviello. Dalla presentazione in anteprima fatta il 3 luglio scorso, abbiamo avuto molti riconoscimenti e buoni spunti. Siamo in attesa di realizzare un convegno con la Universum Basilicata nel prossimo autunno sul tema. Il secondo progetto riguarda l’edizione di un inedito di interviste realizzate da Philippe Jaccottet ad Ungaretti (testo pubblicato in Francia da Gallimard ma inedito in Italia, ndr). Il terzo ed ultimo progetto riguarda un testo che tratterà i riti arborei in Basilicata. Ma molto altro è in cantiere».
E nell’immediato?
«Il prossimo libro che presenteremo e che abbiamo editato è “Ritorno a Pietrapertosa” di Lauria, Calocero, Morano. Il volume verrà presentato il 23 agosto a Pietrapertosa nell’ambito della stagione estiva promossa dal comune».

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