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PIETRAGALLA (POTENZA) – Domenica scorsa la manifestazione a Ruoti contro l’eolico selvaggio è stato solo l’ultimo grido su un tema che è ormai è all’ordine del giorno. Come a Pietragalla dove ieri il cinquestelle da una parte e l’Unione sindacale di base dall’altra hanno tuonato contro i parchi eolici. In particolare sui progetti a “Contrada Poggio d’oro” e a “Cozzo Staccato”. Il Movimento nella sua nota parla di pro e contro. I pro sono le compensazioni ambientali. «Si potrebbero – dicono – essere realizzati interventi di efficientamento energetico per l’illuminazione pubblica, la piantumazione di alberi, aree giochi per bambini, parcheggi ed interventi simili». I contro vanno ricercati «nella rumorosità dei sistemi, quindi l’inquinamento acustico l’impatto paesaggistico delle torri eoliche». Nella nota degli attivisti di Pietragalla e del portavoce alla Camera Luciano Cillis. «Altro problema che si è aggiunto agli effetti acustici e paesaggistici – scrivono – è quello del disturbo legato all’effetto “giorno notte” che si ha durante le giornate di sole». Da qui le domande che girano ai cittadini. Non vi sembra che come Comune di Pietragalla abbiamo già contribuito sufficientemente alla pur doverosa transizione energetica in atto?» E ancora: «Non vi sembra che continuare su questa linea ci porti a compromettere definitivamente il nostro paesaggio?
Siamo disposti a compromettere, perché anche questo succederà, il valore immobiliare delle nostre case e dei nostri terreni? Siamo disposti a peggiorare la qualità della nostra vita quotidiana? Siamo veramente disposti a tutto questo in cambio di un parco giochi?» Anche l’Unione sindacale di Base scende in campo e in una nota parla senza termini di Cimitero Eolico. «Alla propaganda e alle virtuali buone intenzioni di tanti politici e amministratori locali – spiegano Francesco Castelgrande e Paolo Baffari – non segue alcuna azione concreta, se non per qualche eccezione (sindaci di Pignola e Ruoti), di contrasto all’invasione eolica e di inibizione dell’uso del territorio a tali speculazioni e devastazioni, anzi paiono dominate atteggiamenti tacitamente conniventi». E aggiungono: «Un’attenta pianificazione e zonizzazione dei territori comunali, con una visione di tutela e valorizzazione dei paesaggi, delle culture e dei preziosi ecosistemi e biodiversità che caratterizzano i nostri territori, e che rappresentano la preziosa ricchezza di questa terra, insieme a una verifica attenta delle documentazioni tecniche e dei cantieri delle pale, costituirebbero validi strumenti dissuasori e di contrasto alla variegata fauna di speculatori, affaristi e malavitosi che hanno fiutato le libere praterie lucane».

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