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POTENZA – IL Tar Basilicata ha respinto il ricorso presentato dall’ex segretario regionale del sindacato militare di Unarma, il luogotenente dei carabinieri Antonio Pagano, contro la sospensione dal lavoro inflittagli a novembre del 2020 in seguito a un’intervista alla Tgr Basilicata, in cui denunciava la mancanza di mascherine e igienizzanti per i militari impegnati sul territorio durante le prime settimane della pandemia da covid 19. A marzo del 2020.  

Il collegio presieduto da Fabio Donadono ha accolto la difesa del comando generale dell’Arma, per cui in quell’intervista alla Tgr Basilicata Pagano avrebbe formulato una serie di affermazioni infondate.

«Contrariamente a quanto asserito dal militare, il Comando legione carabinieri “Basilicata” ha provveduto a distribuire, in favore degli appartenenti al corpo, dispositivi di protezione individuale dal contagio da covid-19 (mascherine; guanti; disinfettante; occhiali; eccetera), in modo tempestivo (sin dal 27/2/2020), quantitativamente sufficiente (in rapporto alle difficili condizioni di approvvigionamento a quel tempo esistenti) e funzionalmente idoneo rispetto allo scopo (non vi è, infatti, alcuna evidenza che possa supportare la denunciata “scadenza” di detti dispositivi)».

Il Tar ha richiamato, in proposito, anche l’esito delle indagini avviate dalla procura militare nei confronti di Pagano, sempre per il contenuto di quell’intervista. Indagini da cui sarebbe emersa «la infondatezza delle lamentele espresse», eppure archiviate considerando che «la condotta tenuta, seppure non idonea a trasmodare in un illecito penale, sarà senza dubbio oggetto di valutazione disciplinare in ordine alla falsità oltre che alla opportunità delle dichiarazioni rese».

La pronuncia del Tar è arrivata quasi un anno dopo una distinta pronuncia del Tribunale del lavoro di Potenza, che era giunto a conclusioni diametralmente opposte. Il giudice Eugenio Facciolla, infatti, aveva dichiarato «illegittimo perché antisindacale» il comportamento tenuto dal Ministero della difesa con la sospensione di Pagano. Quindi ne aveva ordinato la rimozione degli effetti.

Per il Tar, tuttavia, gli esiti di quest’altro giudizio civile non sarebbero ancora definitivi. Pertanto non spiegherebbero una «diretta incidenza sull’autonoma valutazione disciplinare» sottoposta alla sua valutazione. Il caso di Pagano nei mesi scorsi è più volte salito alla ribalta delle cronache nazionali. In seguito alle polemiche per l’intervista incriminata il luogotenente aveva anche lasciato  Unarma per il sindacato l’Nsc del colonnello Sergio De Caprio, più noto come  “Capitano Ultimo”.

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