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Alcuni libri appartenuti a Leonardo Sinisgalli

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POTENZA –  Due opere “rarissime” (una delle quali di Lucio Fontana), libri antichi e oggetti appartenuti al poeta lucano Leonardo Sinisgalli (nato Montemurro nel 1908 e morto a Roma nel 1981) sono stati recuperati in un mercatino dell’usato di via Trionfale, a Roma, e in una libreria antiquaria di Bari e saranno mostrati ai giornalisti mercoledì 26 aprile, a Potenza. Lo ha annunciato la Fondazione Sinisgalli.

LA RISPOSTA DELLA SOPRINTENDENZA DEL LAZIO

Nelle scorse settimane, la Fondazione Sinisgalli – che mostrerà opere ed oggetti recuperati insieme alla Bcc di Laurenzana e Nova Siri – lanciò un appello per evitare che il patrimonio di Sinisgalli, non curato da chi doveva farlo come compito affidatogli dal testamento del poeta, finisse disperso in mercatini dell’usato e negozi di antiquariato. Anche il consiglio regionale della Basilicata ha deciso di agire per recuperare il patrimonio, stanziando 30mila euro nel Bilancio 2017 approvato sabato scorso.

L’ASSOCIAZIONE BENE COMUNE: ORA CONTINUARE  Il primo recupero di opere che gli studiosi definiscono “rarissime” , di libri antichi e oggetti appartenuti a Leonardo Sinisgalli è una buona notizia e il risultato dell’appello che da settimane il mondo della cultura e dell’associazionismo, Comuni e Regione, tutti insieme, forse mai come questa volta così intensamente, stanno lanciando per bloccare la vendita all’asta di una parte ingente del patrimonio culturale, poetico, scientifico ed artistico di Sinisgalli. E’ il commento del presidente dell’Associazione Bene Comune Viggiano, Vittorio Prinzi, esprimendo soddisfazione per le iniziative prontamente avviate dalla Fondazione Sinisgalli e dal Consiglio Regionale che in occasione della manovra finanziaria ha deciso, pur nelle ristrettezze di bilancio, di stanziare un fondo ad hoc, dando prova di sensibilità. Sono segnali significativi della consapevolezza che il patrimonio culturale – aggiunge – è il vero “giacimento” di ricchezza che va oltre al giacimento petrolifero. Il nostro auspicio è che con il recupero del patrimonio Sinisgalli si realizzi a Montemurro un contenitore culturale quale nuovo attrattore e che intorno ad esso si promuovano gli itinerari turistico-culturali della Val d’Agri attraverso la valorizzazione di Grumentum, delle Chiese della valle tra le quali quella di Viggiano, delle risorse storico-artistiche. E’ il turismo culturale l’autentico motore di sviluppo e di nuova occupazione. Per questo – dice Prinzi – dobbiamo continuare nell’impregno affinchè libri, volumi, poesie, disegni, ricerche di Sinisgalli non finiscano a privati e non siano comunque smembrati. E’ da anni che si lavora per la realizzazione del ”Polo della conoscenza e della ricerca in Val d’Agri”, intorno alle Fondazioni Mattei e Sinisgalli, ai Centri di Ricerca del Cnr e agli istituti scolastici superiori del comprensorio valligiano. Con la “battaglia culturale e civile” per il recupero del patrimonio di Sinisgalli ci sono adesso le nuove condizioni per fare quello che sinora non è stato fatto. E se ci fossero ancora politici che pensano che “con la cultura non si mangia” è il caso di ricordare i dati del recente rapporto di Federculture presentato a Matera con le indicazioni positive per l’economia locale e l’occupazione. Per l’Associazione Bene Comune Viggiano è anche questa la nuova opportunità di rilancio del progetto di legare Matera 2019 ai territori che sono “scrigni” di risorse culturali e naturalistiche in modo da estendere i flussi di visitatori. 

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