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Oberdan Biagioni

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Nel pomeriggio il primo allenamento a Brienza per l’ex calciatore romano Oberdan Biagioni

POTENZA – Oberdan Biagioni è da oggi il nuovo allenatore del Potenza. Nella serata di ieri sono stati definiti tutti i dettagli economici deell’operazione che lo legherà al Potenza fino al termine della stagione.

Si tratta del terzo allenatore dopo Esposito e Pirozzi, al quale toccherà il compito di portare il Potenza in alto.

Biagioni è tecnico di categoria avendo allenato – eccetto nella parentesi del 2009 ad Andria in lega Pro – sempre in D ed essendo reduce dall’esperienza di Olbia, conclusa lo scorso 6 gennaio con un esonero.

Da calciatore è stato fantasista e attaccante e ha giocato in tutte le categorie fino alla A con Foggia e Udinese. Ma quello che interessa conoscere di lui è quanto fatto da allenatore: due anni a Tivoli per due anni, e due a Terracina, intramezzato dall’esperienza all’Ostia Mare (durata fino a novembre 2007) e poi l’Andria nel girone B del campionato di Prima Divisione della Lega Pro, incarico da cui viene sollevato il 15 settembre 2009. Ancora Viterbese e Olbia. Dopo aver perso i play off al terzo turno con la Viterbese, il club sardo gli conferma la fiducia anche per la stagione 2015-2016, ma dopo il ko interno in un derby con la Torres viene esonerato.

Ora con tutti gli scongiuri del caso, Biagioni riparte proprio da un derby che si spera possa avere esito differente.

La considerazione è che il nome di Biagioni, per quanto di prestigio visto soprattutto le conoscenze del calcio, non era quello che si attendeva dalla società lucana, che quindi avrà avuto i suoi buoni motivi per scegliere il quarantasettenne romano.

Nelle prime parole precedenti l’ufficializzazione del suo incarico, durante la trasmissione radiofonica “Area di rigore”, Biagioni si è detto onorato per essere capitato “nella piazza ideal  per mettermi in mostra”.

«Conosco quasi tutti i calciatori in organico al Potenza perché sono atleti di categoria superiore. Posso promettere una squadra che non scenderà in campo con i tacchi a spillo».

Biagioni è “figlio” di Zeman. Con il boemo ha vissuto la parte migliore della sua carriera ed inevitabilmente ha una cultura molto offensiva: «Mi piace il 4-3-3, ma vediamo anche le caratteristiche del gruppo», ha spiegato.

Facile pensare che anche il mercato del Potenza sarà orientato in tal senso, per assicurare a Biagioni la adeguata competitività a un organico in cui le lacune sono abbastanza evidenti.

Biagioni avrà comunque una duplice fortuna: la prima è debuttare nel nuovo Viviani, la seconda è iniziare a lavorare da oggi con un gruppo rinfrancato dal pareggio di Bisceglie: «E’ stato il giusto premio per Peppe Catalano – ha detto Biagioni – che ha lavorato molto sulla testa dei giocatori, facendoli rendere come hanno fatto a Bisceglie».

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