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La foto che circola in rete della Cipzoo: la cittadella dello sport pare essere destinata in via della Fisica

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LA SOCIETÀ S.B.M. (Sport Business Management) di Milano, che nei giorni passati – per l’esattezza il 21 gennaio scorso – ha protocollato una “manifestazione d’interesse per la realizzazione di una cittadella dello sport, di un centro sportivo o comunque di un’impiantistica idonea nella città di Potenza” – sarà nei prossimi giorni convocata presso gli uffici comunali per essere aggiornata sull’iter amministrativo che il sindaco Mario Guarente e l’assessore allo sport Patrizia Guma hanno intrapreso per dare seguito all’interesse manifestato.

I due amministratori – che hanno risposto alla Sbm con una nota del 10 marzo scorso – hanno voluto chiarire – con un comunicato – la propria posizione dopo che è diventato di dominio pubblico l’interesse della Sbm di operare un investimento privato di 5 milioni di euro per la ristrutturazione dello stadio Viviani e di 50 milioni di euro per la costruzione di un nuovo impianto (comprensivo di stadio con annesso centro commerciale, piscina olimpionica e palazzetto dello sport) nell’area della Cip Zoo.

Sindaco e assessore ribadiscono: «Abbiamo avviato due distinti percorsi: un iter amministrativo per la redazione di un avviso pubblico concernente la manifestazione di interesse rivolta alla riqualificazione del Viviani; ed è stata chiesta alla Regione la convocazione di un tavolo politico-amministrativo finalizzato, da un lato, ad acclarare la volontà politica degli Enti interessati e, dall’altro, a individuare lo strumento giuridico idoneo al successivo passaggio di competenze/trasferimento dell’area Ex Cip Zoo per la creazione di una Cittadella dello sport».

«E’ evidente – continuano – come ci sia la ferma volontà dell’Amministrazione di valorizzare il patrimonio sportivo, investendo sull’impiantistica comunale e tenendo ben presente il ruolo centrale che la squadra di calcio svolge per appartenenza, aggregazione e indotto economico».
L’amministrazione sicuramente potrebbe essere agevolata in tale compito dalle ultime pronunce di legge.

In particolare, nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 19 marzo scorso sono stati pubblicati tre decreti legislativi tra i quali il n. 38 del 28 febbraio 2021 che ridetermina le “misure in materia di riordino e riforma delle norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi e della normativa in materia di ammodernamento o costruzione di impianti sportivi”. In pratica, si tratta di modifiche sostanziali per i privati che vogliono intervenire per l’ammodernamento degli impianti sportivi comunali, prevedendo anche delle agevolazioni, al fine di semplificare le procedure amministrative e snellire l’iter burocratico, in linea con gli standard europei. Il nuovo decreto ha abrogato varie norme precedenti e dal 3 aprile 202 prevede che gli interventi vengano realizzati “prioritariamente mediante il recupero di impianti esistenti”: una norma che si sposa perfettamente con le prime intenzioni della Sbm, ossia il recupero e la ristrutturazione del Viviani.

Fatto sta che anche per rispondere a quanti, specie via social, hanno “attaccato” l’amministrazione rispetto a un presunto disinteresse sulla “questione-stadio”, il sindaco e l’assessore allo sport hanno ricordato gli impegni di spesa delle casse comunali.

« Nei primi due anni abbiamo cercato di porre rimedio alle tante criticità ereditate sull’impiantistica sportiva. Sullo stadio, pur nelle ristrettezze del bilancio comunale, abbiamo dato alcuni segnali importanti, quali l’abbattimento dei pali all’ingresso della struttura (23.912 euro), i lavori sull’impianto elettrico (11.953 euro), l’esonero dal canone annuo (5.000 euro), il rimborso delle utenze (impegno di spesa pari a 35.000 euro – già pagati 17.714 euro). Tali interventi sono stati realizzati nella consapevolezza di dover concentrare comunque la nostra azione per la riqualificazione complessiva e l’adeguamento funzionale dello stadio. L’Amministrazione – concludono – proseguirà convintamente nell’iter amministrativo avviato».

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