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Naturarte
al ritmo
di Tony
Le percussioni di Esposito
pronte ad accendere
il Vallone di Oliveto lucano
di  FRANCESCO ALTAVISTA
OLIVETO LUCANO  – The King of percussion, definire così  Tony Esposito probabilmente è un’esagerazione tutta partenopea: di percussionista a Napoli ne nasce uno ogni volta che il sole nascente si specchia nel mare. Certo così è conosciuto nell’ambiente, ed è lui uno dei padri e dei massimi esponenti della  scuola partenopea. Sarà l’ospite del decimo week end di Naturarte Basilicata, in concerto gratuito ad Oliveto Lucano, nel parco Gallipoli Cognato, oggi a partire dalle 19 nel Vallone Sotto la Rupe.  Quella di Tony Esposito è solo una delle tante intelligenti scelte degli organizzatori della manifestazione che ad ogni tappa insieme al trekking in posti meravigliosi, allargano le vedute, anche musicali e culturali, spaziando nel grande mondo della musica proprio come un visitatore si pone davanti alle multiple e multiformi  bellezze dei parchi lucani.  In quest’ottica, il maestro partenopeo delle percussioni  è un ottimo cicerone, un traghettatore in porti e spiagge che alla fine si sentono vicine.  Ormai dal 2003 non realizza un nuovo album, allora fu “Viaggio Tribale”, un lavoro  che ha visto la partecipazione di Edoardo Bennato e  Franco Battiato. Se da una parte la sua produzione discografica è ferma ormai da dieci anni, dall’altra come musicista e ricercatore non si è mai fermato. Le collaborazioni a dischi di artisti importanti del panorama italiano ed internazionale affollano il suo curriculum. Tutte diverse, tutte interessanti in un’ottica di ricerca  delle parole di un sound che dopo tanti anni di carriera continua a crescere. Nel 2011, collabora con i Modena City Rambles nel disco dal titolo “Sul Tetto del mondo”  oltre naturalmente a non aver mai smesso di collaborare con Pino Daniele. Con quest’ultimo  anche tour internazionale con “Napoli Centrale” dove ha suonato  con un altro genio del ritmo, Tullio De Piscopo. Esposito è rispettato ed ammirato anche nei Paesi  dove il ritmo e alcune percussioni sono nate: nel 1997 addirittura è l’unico italiano ad esibirsi in due festival importanti: al Festival della Gioventù a L’Avana e a Rio de Janeiro  al festival Rock in Rio. Tony Esposito ha una sensibilità  molto vasta che  gli consente non solo di interpretare le anime ritmiche di tutto il mondo ma anche di rompere gli argini dell’arte. Ha frequentato l’accademia delle Belle arti a Napoli. Nel 1984 il suo più grande successo: in giro per il mondo arriva “ Kalimba de Luna”  che Esposito realizza con uno speciale strumento il tamborder. Questo pezzo straordinario fu cantato anche in francese dalla grandissima Dalida oltre che dai Boney M. Dagli anni settanta ad oggi suona con artisti internazionali in tutto il mondo: da Don Cherry a  Paul Buckmaster  e ancora Gilberto Gil, Eddie Blackwell, Billy Cobham e  Naná Vasconcelos.  Non ha mai messo limiti al suo fare musica. Numerose inoltre le sue colonne sonore, per la tv ma anche  alcune in film  incastonati nella storia del cinema come “Un complicato intrigo di donne  vicoli e delitti” di  Lina Wertmuller,  vincendo anche il Nastro d’argento come miglior colonna sonora nel 1989. Nella cittadina lucana arriverà quindi  un artista aperto ed importante.  Tony Esposito  certo sarà ben inserito in una location gravida di avvenenza come quella di Oliveto Lucano. 

OLIVETO LUCANO  – The King of percussion, definire così  Tony Esposito probabilmente è un’esagerazione tutta partenopea: di percussionista a Napoli ne nasce uno ogni volta che il sole nascente si specchia nel mare. Certo così è conosciuto nell’ambiente, ed è lui uno dei padri e dei massimi esponenti della  scuola partenopea. Sarà l’ospite del decimo week end di Naturarte Basilicata, in concerto gratuito ad Oliveto Lucano, nel parco Gallipoli Cognato, oggi a partire dalle 19 nel Vallone Sotto la Rupe.  

 

Quella di Tony Esposito è solo una delle tante intelligenti scelte degli organizzatori della manifestazione che ad ogni tappa insieme al trekking in posti meravigliosi, allargano le vedute, anche musicali e culturali, spaziando nel grande mondo della musica proprio come un visitatore si pone davanti alle multiple e multiformi  bellezze dei parchi lucani.  In quest’ottica, il maestro partenopeo delle percussioni  è un ottimo cicerone, un traghettatore in porti e spiagge che alla fine si sentono vicine.  

Ormai dal 2003 non realizza un nuovo album, allora fu “Viaggio Tribale”, un lavoro  che ha visto la partecipazione di Edoardo Bennato e  Franco Battiato. Se da una parte la sua produzione discografica è ferma ormai da dieci anni, dall’altra come musicista e ricercatore non si è mai fermato. Le collaborazioni a dischi di artisti importanti del panorama italiano ed internazionale affollano il suo curriculum. Tutte diverse, tutte interessanti in un’ottica di ricerca  delle parole di un sound che dopo tanti anni di carriera continua a crescere. Nel 2011, collabora con i Modena City Rambles nel disco dal titolo “Sul Tetto del mondo”  oltre naturalmente a non aver mai smesso di collaborare con Pino Daniele. Con quest’ultimo  anche tour internazionale con “Napoli Centrale” dove ha suonato  con un altro genio del ritmo, Tullio De Piscopo. 

Esposito è rispettato ed ammirato anche nei Paesi  dove il ritmo e alcune percussioni sono nate: nel 1997 addirittura è l’unico italiano ad esibirsi in due festival importanti: al Festival della Gioventù a L’Avana e a Rio de Janeiro  al festival Rock in Rio. 

Tony Esposito ha una sensibilità  molto vasta che  gli consente non solo di interpretare le anime ritmiche di tutto il mondo ma anche di rompere gli argini dell’arte. Ha frequentato l’accademia delle Belle arti a Napoli. Nel 1984 il suo più grande successo: in giro per il mondo arriva “ Kalimba de Luna”  che Esposito realizza con uno speciale strumento il tamborder. Questo pezzo straordinario fu cantato anche in francese dalla grandissima Dalida oltre che dai Boney M. Dagli anni settanta ad oggi suona con artisti internazionali in tutto il mondo: da Don Cherry a  Paul Buckmaster  e ancora Gilberto Gil, Eddie Blackwell, Billy Cobham e  Naná Vasconcelos.  Non ha mai messo limiti al suo fare musica. Numerose inoltre le sue colonne sonore, per la tv ma anche  alcune in film  incastonati nella storia del cinema come “Un complicato intrigo di donne  vicoli e delitti” di  Lina Wertmuller,  vincendo anche il Nastro d’argento come miglior colonna sonora nel 1989. 

Nella cittadina lucana arriverà quindi  un artista aperto ed importante.  Tony Esposito  certo sarà ben inserito in una location gravida di avvenenza come quella di Oliveto Lucano. 

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