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Nicola Ragone e Joe Capalbo

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La testimonianza e le opere del senisese Capalbo e del salandrese Ragone

POTENZA – Non solo eventi. Archiviate le Giornate del cinema di Maratea, la Lucana film commission pianifica le prossime attività. Promozione del territorio e valorizzazione dei talenti, per esportare l’immagine della Basilicata set naturale.
Fra le tante produzioni di punta nate da un bando della Lfc, Joe Capalbo, attore nato a Senise ma da 40 anni residente a Roma, racconta genesi e scadenze del progetto “Potere lucano”, cui 2 anni fa proprio la film commission diede il la.
Capalbo, che ha un importante curriculum attoriale con autori del calibro di Abel Ferrara, Peter Greenaway, Mario Martone, Pupi Avati e Marco Tullio Giordana – ma lo abbiamo visto anche ne “La passione di Cristo” di Mel Gibson – in Potere Lucano apparirà accanto a Maia Morgenstern, premiata proprio per The Passion dove impersonava la Madonna, l’attore e drammaturgo Pippo Delbono e Angela Fontana, anche lei premiata ma per la pellicola Indivisibili.
Potere Lucano impiegherà 150 maestranze del territorio e 10 attori (a settembre i prossimi provini). «Da progetto locale – racconta Capalbo – questo film è diventato globale, e la mia idea nata 3 anni fa come cortometraggio ha ricevuto apprezzamenti e sostegno dal Ministero e da Matera 2019».
Nel frattempo, Rai Cinema ha già acquistato l’opera, per trasmetterla in tv subito dopo il passaggio al cinema.
Attualmente 6 persone stanno effettuando i sopralluoghi sul Vulture, uno delle location scelte assieme ad Aliano, Alianello, il Parco del Pollino e la Costa Ionica.
Improntato al realismo magico dell’antropologo Ernesto de Martino, Potere Lucano è tra gli esempi che più rispecchiano la filosofia della Lfc, per come si cala nel territorio valorizzandolo e, perché no, attraendo interessanti forme di sponsorizzazione pubblico-privata, dai piccoli e medi imprenditori locali a Comuni e Gal. Un’idea diversa di cineturismo che fa leva su produzioni d’autore: Potere Lucano, per la sua poetica itinerante, secondo alcuni potrebbe ricalcare, aggiornandole e declinandole in chiave appunto autoriale, le suggestioni di Basilicata coast to coast.
Radici saldamente piantate in Basilicata ma sguardo ampio muovono anche il giovane cineasta salandrese Nicola Ragone, pure lui romano d’adozione, ma da appena una decina d’anni. Con 2 progetti realizzati grazie al “Bando alla crisi” promosso dalla Lfc (il documentario tutto lucano Urli e Risvegli, prodotto da Ivan Brienza e presentato ad aprile al BiFest di Bari, e il cortometraggio La Riva), Ragone approva lo spirito della Film commission proprio «nell’attenzione a valorizzare le produzioni, offrendo una circolazione in festival ed eventi di ampio respiro. Creare un legame e un contatto stabili e costanti – aggiunge – è un aspetto importantissimo e interessante, che per valenza va al di là del mero finanziamento, pur importante».
Il giovane regista apprezza il «grande fermento sul territorio, energie canalizzate proprio dopi la nascita della Lucana Film Commission». Non ultimo aspetto, la formazione: tutti «riferimenti importanti per chi, come soprattutto noi giovani, ha bisogno di un soggetto che curi un’opera in tutte le sue fasi».

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