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CATANZARO – Se entro il 6 luglio non verrà pagata la mensilità arretrata del mese di maggio, i lavoratori di Ferrovie della Calabria potrebbero non essere più in grado di garantire lo svolgimento dei servizi. È quanto si afferma in una nota congiunta dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uitrasporti, Ugl, Sul, Orsa, Faisa Confsail, Unsiau inviata al Prefetto di Catanzaro, al presidente del Cda di Ferrovie della Calabria e all’assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele.   «Qualora non dovesse essere pagata la mensilità arretrata – riporta la nota – così come preannunciato dalla dirigenza aziendale con e-mail inviata il 27 giugno a seguito della predisposizione del decreto di anticipazione della trimestralità automobilistica da parte della Regione, i lavoratori di Ferrovie della Calabria, per evidenti difficoltà economiche che non consentono di recarsi sul luogo di lavoro, potrebbero non essere più in grado di garantire lo svolgimento dei servizi. Si comunica altresì – conclude la nota dei sindacati – che la responsabilità per i disagi che si andranno a creare è da addebitarsi esclusivamente a responsabilità aziendali».

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