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CLAUDIO Mazzitello pensava che «nascere sotto la buona stella dell’arte» significasse «alimentare con i colori e i suoni del mondo la fantasia» e poi realizzare progetti che avessero come radice comune il cuore e l’intelligenza. Cantautore gentile, la sua vita era intrisa di musica, oltre che di teatro, poesia e scrittura (e altruismo). L’arte come una missione, o come un destino. 

Non sappiamo cosa sarebbe diventato quell’ancora acerbo talento ventiseienne. Non lo sappiamo. La triste notte del 30 gennaio 2003, Claudio ha finito la sua corsa breve nel nostro mondo. Quel giovane cantautore innamorato di musica, convinto che per arrivare a tutti fossero sufficienti «i valori della collaborazione, della cortesia, del sorriso», ha chiuso i suoi giorni sulla SS 106, nei pressi del paese in cui viveva, Cariati. 

Si era da poco laureato al DAMS di Bologna con una tesi su Roberto De Simone. La sua tesi è diventata un libro, “Fiabe, suoni e malie. Il teatro di Roberto De Simone” (Ferrari ed.). Era impegnato per la sua terra, per l’infanzia, per il sociale, con l’UNICEF, con l’associazione del suo paese “Otto torri sullo Jonio”. Quando ci lascia un giovane sorridente e serio come lui — e sono quasi dieci anni ormai — è davvero difficile farsene una ragione. “Claudio Mazzitello” è diventato, grazie alla volontà dei familiari, un’associazione e un premio musicale, che mantengono il suo nome vivo e pregno di significati nell’ambito del territorio e delle iniziative artistiche.

Nel cd “Piano… con la voce” Claudio ci ha lasciato una manciata di canzoni sentite e appassionate, tutte accompagnate con il pianoforte, che offrono un giovane artista messo a nudo. Un’ispirazione che risente di influenze piuttosto classiche (Cocciante, il primo Baglioni), con una sobria attitudine verso l’introspezione, sentimentale e non mieloso, in contatto profondo con un magico spirito jonico. La distribuzione del CD, che è possibile ascoltare nella sezione audio del sito www.claudiomazzitelli.com, aiuta il “Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia”. Il Premio Claudio Mazzitelli ospita da anni sul lungomare di Cariati, nel mese di luglio, artisti giovani e talentuosi, che l’Associazione cerca di aiutare a imporre le proprie doti. Non solo qualità puramente musicali, perché i genitori e i familiari tengono molto al fatto che i vincitori del concorso sappiano veicolare anche la sensibilità e la filosofia di vita che permeava le azioni e il pensiero del giovane musicista scomparso.

Claudio Mazzitelli era nato il 7 di luglio. Avrebbe appena compiuto 35 anni. Questo è il saluto di compleanno per un «degno di note».

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