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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – La morte di due poliziotti, uccisi a Trieste da due fratelli che si trovavano in stato di fermo, ha destato commozione e solidarietà in tutta Italia. Molte le immagini pubblicate sui social, ma anche diverse le iniziative pubbliche.

E’ il caso di Lamezia Terme, dove diverse pattuglie dei carabinieri si sono recate davanti al Commissariato di polizia a sirene accese. Momenti di grande commozione, con le “Gazzelle” dei militari entrate nel cortile. A quel punto c’è stato il saluto militare con i colleghi poliziotti e la deposizione di un mazzo di fiori davanti la lapide che ricorda i poliziotti morti durante il servizio.

GUARDA IL VIDEO DEI CARABINIERI INSIEME ALLA POLIZIA A LAMEZIA

Per i carabinieri era presente il comandante della Compagnia, capitano Pietro Tribuzio, mentre per la polizia il primo dirigente Alessandro Tocco. Poche parole, ma tanta concreta solidarietà, che si ripete come accaduto dopo la morte del carabiniere Mario Cercello Rega. Con i due poliziotti uccisi nella Questura di Trieste, d’altronde, sono cinque le vittime tra le forze dell’ordine dall’inizio del 2019. Dal Foggiano al Bergamasco passando per il tragico accoltellamento di un carabiniere a Roma.

Quello di Lamezia Terme è stato un gesto molto intenso e significativo, con la commozione evidente stampata sui volti di tutti i presenti.

Le vittime di Trieste sono l’agente scelto Pierluigi Rotta e l’agente Matteo Demenego, di 34 e 31 anni. Gli aggressori sono due fratelli di Santo Domingo, di 29 e 32 anni, che erano stati portati in questura per accertamenti relativi a una rapina avvenuta alcune ore prima.

Tra i tanti gesti di solidarietà e cordoglio espressi in Calabria, anche attraverso i social, a Vibo Valentia una donna ha consegnato al corpo di guardia della questura. Sul bigliettino era scritto: «In questo giorno di dolore noi cittadini vi siamo vicini. Grazie di cuore per tutto ciò che fate per noi. Onore a voi».

Matteo Demenego, tra l’altro, aveva frequentato nel 2013 il 186esimo corso di formazione proprio presso la Scuola Allievi Agenti di Vibo Valentia. Il questore di Vibo Valentia ha voluto ringraziare la signora: «Alla sconosciuta signora che ha lasciato il fiore ed è andata via senza che si fosse avuto il tempo di chiedere il suo nome, va il commosso ringraziamento del questore di Vibo Valentia e di tutti i suoi poliziotti, uniti nel dolore dei colleghi e delle famiglie delle vittime di Trieste».

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