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Operazione della Polizia italiana e della kriminalpolizeidirektion di Waiblingen, in diverse province italiane e nel land tedesco del Baden-Württemberg: 29 misure cautelari. Le cosche sulle attività delle quali l’operazione ha fatto luce sono, in particolare, quella dei Greco di Cariati (Cosenza) e dei Farao-Marincola di Cirò Marina (Crotone)
Blitz della polizia tra Italia e Germania, oggi, martedì primo aprile, contro la ‘ndrangheta, scattato in diverse province italiane e nel land tedesco del Baden-Württemberg. Nel corso dell’operazione, gli investigatori della polizia e della kriminalpolizeidirektion di Waiblingen, hanno eseguito 29 provvedimenti restrittivi contro un’organizzazione di stampo criminale.
OPERAZIONE DELLA POLIZIA ITALIANA E TEDESCA
I reati ipotizzati nei confronti degli indagati sono, a vario titolo, di estorsione, consumata e tentata, trasferimento fraudolento di valori, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, in concorso, reati tutti con l’aggravante mafiosa.
I provvedimenti scaturiscono dalle indagini condotte nell’ambito della Squadra Investigativa Comune (Joint Investigation Team Jit), tra la Dda di Catanzaro e gli uffici investigativi della Polizia, con la procura di Stoccarda e la polizia tedesca, con il supporto della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e il coordinamento di Eurojust.
Le attività esecutive sono supportate dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia nell’ambito del Progetto I Can.
Sul versante italiano, data esecuzione all’ordinanza di misura cautelare, emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro, su richiesta della Dda di Catanzaro, nei confronti di 20 indagati a vario titolo per associazione di tipo ‘ndranghetistica, estorsione, consumata e tentata, trasferimento fraudolento di valori, false dichiarazioni sulla identità o su qualità personali proprie o di altri, in concorso, reati tutti con l’aggravante mafiosa.
Ci sono anche alcuni avvocati e commercialisti tra le venti persone coinvolte in Italia nell’operazione contro la ‘ndrangheta eseguita dalle Polizie italiana e tedesca sotto le direttive delle Procure di Catanzaro e Stoccarda.
I professionisti a carico dei quali sono state eseguite misure cautelari si sarebbero resi responsabili di attività di supporto in favore di affilati alla ‘ndrangheta. Le cosche sulle attività delle quali l’operazione ha fatto luce sono, in particolare, quella dei Greco di Cariati (Cosenza) e dei Farao-Marincola di Cirò Marina (Crotone)
I NOMI
In carcere: Gaetano Roberto Bruzzese, di 57 anni, residente in Germania; Olindo Celeste (41), residente in Germania; Alfonso Cosentino (45), di Cariati; Rocco Francesco Creolese (38), di Cariati; Giorgio Greco (61), di Cariati; Giulio Graziano (58), di Cariati; Antonio Mangone (37), di Cariati; Aldo Marincola (41), di Cirò Marina; Cataldo Rizzo (53), di Cariati; Fiorenzo Santoro (46), di Rossano; Cataldo Scilanga (49), di Cirò Marina; Salvatore Spagnolo (34), residente in Germania; Raffaele Mario Giuseppe Talarico (64), di Cariati.
Ai domiciliari: Provino Meles (43), di Cariati; Raffaele Meles (41), di Cariati; Bruno Guarascio Morise (57), di Cariati; Antonio Russo (32), di Cariati; Ettore Talarico (71), di Cariati; Mariafrancesca Talarico (31), di Cariati; Angelina Tavilla (59), di Cariati.
Indagati anche Natale Chiarello (51), di Corigliano Rossano; Alfonso Leo (65), di Cariati.
OCCHIUTO: «PROFICUA COLLABORAZIONE TRA ITALIA E GERMANIA CONTRO LA ‘NDRANGHETA»
«Complimenti alla Procura distrettuale di Catanzaro, alla Polizia di Stato italiana, alla Procura di Stoccarda e alla Polizia tedesca, che, in un’azione congiunta, hanno eseguito 29 provvedimenti restrittivi tra l’Italia e la Germania, colpendo duramente un’organizzazione criminale legata alla ‘ndrangheta». Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.
«L’operazione, che si inserisce nel quadro della collaborazione internazionale per il contrasto alla criminalità organizzata e vede il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia, Antiterrorismo e di Eurojust, che ringrazio sentitamente.
L’operazione conferma ancora una volta la professionalità, la capacità investigativa delle nostre forze di polizia. La proficua cooperazione con gli altri Paesi, indispensabile per aggredire i ramificati interessi illeciti che inquinano non solo i nostri territori, ma che spesso superano anche i confini nazionali. È fondamentale agire efficacemente contro le organizzazioni criminali che, infiltrando talvolta l’economia locale, sono in grado di soffocare con estorsioni, azioni violente e intimidazioni, anche qualsiasi attività perfettamente legale».
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