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LAMEZIA TERME – Su disposizione della Procura della Repubblica di Lamezia, la Guardia di Finanza ha eseguito delle perquisizioni negli uffici della Sacal, la società di gestione dell’aeroporto di Lamezia.

La Procura infatti avrebbe aperto un’inchiesta e sembra stia indagando per l’ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata all’abuso d’ufficio e turbativa d’asta.

Diversi sarebbero gli indagati fra cui il presidente della Sacal Massimo Colosimo.

Nei giorni scorsi negli uffici della Sacal sono state rinvenute micro videocamere e “cimici”. A scoprirli alcuni tecnici che stavano controllando l’impianto di climatizzazione. Le piccole videocamere e le “cimici” sono state rinvenute oltre che negli uffici del presidente Colosimo e del direttore generale Pierluigi Mancuso, anche in quelli di alcuni dirigenti e nella sala riunioni. Il ritrovamento quindi potrebbe essere collegato all’inchiesta in corso.

L’inchiesta è coordinata dai sostituti procuratori della Repubblica di Lamezia, Marta Agostini e Angela Scavello.

Sarebbero nove gli indagati raggiunti da avvisi di garanzia: il presidente Sacal, Massimo Colosimo, il direttore generale Pierluigi Mancuso, il consigliere di amministrazione e vicepresidente all’epoca dei fatti, Gianpaolo Bevilacqua e i consiglieri di amministrazione Floriano Noto e Giuseppe Gatto, imprenditori di Catanzaro. Sarebbero indagati anche il dirigente Sacal, Ester Michienzi e i dipendenti Eugenio Sonni, Filippo Malafarina e Antonio Silipo.

L’inchiesta è relativa a diversi appalti, fra cui anche la realizzazione delle nuova pista dell’aeroporto e i contratti a progetto “Garanzia giovani” per 18 giovani stagisti. La Sacal, infatti, ha attivato quale azienda ospitante (insieme ad altre aziende sul territorio), il progetto “Garanzia Giovani”, finanziato dalla Regione Calabria (raccomandazione europea) per dare la possibilità a ragazzi iscritti al Centro per l’impiego di Lamezia Terme e con le caratteristiche richieste (NEET, giovani di età compresa tra i 18 ed i 29 anni, che non studiano e non lavorano) di intraprendere un’esperienza formativa in aeroporto. Le perquisizioni sono state eseguite dal Gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia e dalla Polizia di frontiera dello scalo aeroportuale di Lamezia. E’ stata acquista copiosa documentazione.

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