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LAMEZIA TERME – Dopo il negozio d’abbigliamento “Container” e il supermercato Conad (LEGGI LA NOTIZIA) il racket prende di mira anche la delegazione Aci di Lamezia in via Ticino, nel centro della città. E così come i due casi precedenti, le modalità sono le state le stesse. All’ingresso della delegazione Aci sono state collocate tre cartucce calibro 12 e un foglio con la scritta “Mettiti a posto” così come accaduto al negozio “Container” sabato scorso e martedì al Conad e all’Aci. Questi due ultimi episodi infatti si sono verificati la stessa sera. E mentre al “Container” e al “Conad” è stato ripreso dalle telecamere esterne della videosorveglianza un giovane incappucciato mentre colloca il «messaggio», alla delegazione Aci non è stato possibile riprendere l’autore in quanto il luogo è sprovvisto di telecamere. Viste che le modalità sono analoghe in tutti i tre casi, è piuttosto probabile che la «mano» sia stata la stessa.

E sulle intimidazioni è intervenuto il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, il quale esprime «vicinanza e pieno sostegno a tutti quegli imprenditori che in questi ultimi giorni sono stati vittime di vili gesti intimidatori che ne hanno leso la dignità umana e professionale». Per il sindaco «è il momento di dire basta ed è in virtù di ciò che il Comune di Lamezia Terme si costituirà parte civile contro ogni forma di criminalità organizzata e contro ogni sorta di reato perpetrato ai danni della collettività, ponendo poi, come è giusto che sia, in esecuzione le relative sentenze di condanna. Le forze dell’ordine che abilmente operano sul territorio hanno bisogno non solo del contributo etico di ognuno di noi, ma anche di uno scatto di orgoglio che ci porti ad ergerci a paladini della nostra Città, con l’unico obiettivo di distruggere il muro dell’omertà».

Anche l’assessore Bilotta ed il consigliere Isabella, in rappresentanza di tutto il gruppo di Lamezia&Libertà, esprimono «solidarietà e pieno sostegno, a tutti gli imprenditori che in questi giorni, sono stati vittime di gravi atti intimidatori». E per Igor Colombo, portavoce regionale di Forza Nuova, «questi sono episodi gravissimi che, se affiancati a quello che recentemente ha colpito un operatore dell’informazione locale, fa capire che non bisogna abbassare assolutamente la guardia. Chiedo al sindaco Paolo Mascaro di convocare immediatamente un Consiglio comunale straordinario». E secondo Felice Lentidoro, presidente dell’associazione Mondo Libero, «quanto sta succedendo a Lamezia con una escalation preoccupante di atti intimidatori a giornalisti e commercianti, desta forte preoccupazione Ci sono soggetti che credono di poter scorazzare impunemente, regalando cartucce e minacce. Ci sono telecamere sparse per tutta la città ma funzionano? Sono collegate al centro operativo? O sono solo per arredo urbano? Ci sono soggetti minacciati che non si arrendono e non si piegano. C’è, nonostante tutto, una Lamezia nuova e coraggiosa che offre speranza ed orgoglio. Bisogna che si crei un girotondo fatto dal popolo sano, le istituzioni, le migliori energie, le associazioni che fungano da baluardo di civiltà e diritti. Per questo motivo chiediamo al sindaco di convocare un Consiglio comunale aperto sui temi della micro e macro criminalità a Lamezia». Anche la Cgil esprime «solidarietà e vicinanza alle attività colpite e minacciate».

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