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La Casa di Salute San Biagio a Chiaravalle, in provincia di Catanzaro

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A Chiaravalle, in provincia di Catanzaro, l’ex ospedale San Biagio non ha superato le prove di vulnerabilità sismica. E’ stato riconvertito in casa della salute in attesa della costruzione del nuovo nosocomio

CHIARAVALLE (CZ)- L’ex ospedale San Biagio, ora Casa della Salute, non ha superato le prove di vulnerabilità sismica per ospitare il futuro presidio sanitario territoriale. Il terremoto che ha raso al suolo interi paesi e frazioni in centro Italia non può che suscitare delle ragionevoli preoccupazioni in un terra ad elevata sismicità quale è la Calabria. In modo particolare, è la tenuta degli immobili, specie quelli pubblici, a generare perplessità.

Un esempio “interessante” è il caso dell’edificio che ospitava l’ex ospedale San Biagio, ora riconvertito in Casa della Salute, sito in Chiaravalle Centrale, cittadina delle preserre catanzaresi. Il fabbricato, costruito negli anni Ottanta, recentemente è stato sottoposto alle prove di vulnerabilità sismica per poter ospitare il futuro presidio territoriale sanitario. Che non ha superato, scombinando i piani di rilancio della struttura ma non sollevando tuttavia eclatanti interrogativi.

Perché, si vocifera: se si facessero prove anti-sismiche così meticolose (e costose), sarebbero probabilmente in parecchi gli immobili pubblici in Calabria a non superare appieno gli esami. Dunque, il San Biagio qualche anno fa è stato scelto come “progetto-pilota” nell’ambito dell’istituzione in Calabria di presidi sanitari innovativi, denominati per l’appunto Casa della Salute, e perciò ha ottenuto un finanziamento complessivo di 8,1 milioni di euro (in gran parte fondi europei) per la ristrutturazione dell’immobile e l’acquisto di nuove tecnologie. Nonostante l’iniziale ottimismo sull’esito dei carotaggi prodromici all’opera di riqualificazione della struttura, l’edificio dell’ex ospedale San Biagio non ha alla fine superato tutte le prove di vulnerabilità sismica per poter ospitare il futuro presidio sanitario territoriale. E proprio per questo l’amministrazione comunale, da poco insediatasi dopo una gestione commissariale di più di un anno, ha individuato un’area dove costruire ex novo l’edificio per la Casa della Salute, proponendo il progetto all’Asp di Catanzaro e ottenendo garanzie informali dalla Regione Calabria sulla fattibilità dell’opera da edificare con la stessa cifra stanziata che sarebbe dovuta servire a riqualificare il grande e vetusto edificio.

Se l’iter procedurale filerà liscio, i cantieri dovrebbero essere aperti a marzo del prossimo anno. Nel frattempo, il vecchio San Biagio, che secondo il progetto dell’amministrazione comunale dovrebbe essere demolito appena conclusa la costruzione del nuovo immobile, proseguirà nel fornire importanti servizi sanitari alla popolazione, nel nome di una doverosa continuità assistenziale. Non solo, sta prendendo forma all’interno della struttura il progetto Casa della Salute, con l’interazione professionale fra i medici di medicina generale e gli specialisti che lavorano all’interno dello stabile. Mentre continuano a funzionare, con mille fatiche a causa della carenza di personale, reparti ad alta frequentazione come quelli, ad esempio, di radiologia, dialisi, riabilitazione estensiva.

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