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Il presidente Enzo Bruno

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LA Provincia di Catanzaro potrà garantire il servizio di trasporto e l’assistenza specialistica agli studenti diversamente abili degli istituti superiori di competenza dell’Ente intermedio. Con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 30 agosto 2016, alla Regione Calabria è stato assegnato un contributo di 2.143.888,76 euro per “il trasporto scolastico di alunni disabili, assistenza specialistica per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità fisiche o sensoriali”. La somma destinata alla Provincia di Catanzaro è di 239.630 euro. La notizia è di quelle importanti, soprattutto per le tante famiglie del capoluogo che, al risuonare della campanella del nuovo anno scolastico, hanno subito la negazione di un diritto fondamentale e costituzionalmente garantito: quello allo studio. Un’annosa vertenza che ha trovato una soluzione positiva anche grazie all’impegno del presidente Enzo Bruno. I ritardi nell’erogazione del servizio, sono infatti attribuibili alla confusione generata dalla riforma Delrio e al conseguente rimpallo di responsabilità tra le istituzioni preposte che ne è scaturito. Con la legge regionale n.14/2015 la Regione Calabria ha riassunto, le funzioni delegate alle province, tra cui il diritto allo studio.

«Il presidente della Provincia di Catanzaro – si legge in una nota dell’ufficio stampa dell’ente intermedio – si è impegnato per porre fine ad una delle tante problematiche determinate in seguito all’entrata in vigore dalla legge di riordino degli enti locali, la cosiddetta riforma Delrio, che in questo caso andava a gravare sul diritto allo studio di tanti studenti, creando disagio a decine di alunni e alle loro famiglie. Il presidente Bruno ha riaffermato la piena disponibilità della Provincia di Catanzaro, – prosegue la nota – quale Ente strutturato e capace di assolvere la funzione, di garantire il servizio di trasporto in accordo con i dirigenti scolastici interessati, che avranno la garanzia dell’erogazione del servizio di trasporto e assistenza come prima dell’entrata in vigore della legge di riforma del sistema delle autonomie locali».

«La soluzione, per la quale il presidente Enzo Bruno si è attivamente impegnato, – conclude il comunicato – pone fine quindi ad uno dei tanti problemi sorti in seguito già citata riforma Delrio, che – come ribadito in più occasioni dallo stesso Bruno nella veste di presidente regionale dell’Upi – per avere piene attuazione necessita di una legge regionale che definisca sia la territorialità delle nuove Aree vaste, che le materie e le risorse economiche di tutte quelle competenze e funzioni prima in capo alle Province e oggi trasferite alla Regione (dal mercato del lavoro, alla cultura, al tempo libero, alla polizia provinciale, eccetera)». Assistenza specialistica e trasporto, dunque. Come previsto dalla legge 104/92, gli alunni riconosciuti come “persone handicappate in situazione di gravità” necessitano di essere assistiti oltre che da un’insegnante di sostegno, anche di un operatore sanitario. Un diritto negato, con tutte le problematiche che ne derivano e che si ripercuotono su quei genitori che fino ad ora hanno “supplito” personalmente e sottraendo di fatto delle ore alla propria attività professionale per assistere i loro figli.

L’auspicio è che per gli anni a venire le istituzioni si attivino per tempo e per far sì che la campanella, a settembre suoni davvero per tutti.

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