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Un'operazione della polizia

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Avrebbero gestito un’attività di spaccio di stupefacenti in diversi comuni del comprensorio lametino, anche davanti a locali pubblici, ma sono stati individuati grazie alle indagini del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme.

Si tratta di quattro persone, tutte poste agli arresti domiciliari al termine dell’operazione condotta dal Commissariato insieme al alla Squadra Mobile di Catanzaro e al Reparto Prevenzione Crimine di Vibo Valentia: Vincenzo Antonio Fundoni, 35 anni, residente a San Pietro a Maida; Costanzo Fundoni, 60 anni, di San Pietro a Maida; Domenico Mazzotta, 23, residente in Curinga; Giuseppe Costantino, 33, residente in San Pietro a Maida.

IL VIDEO DELL’OPERAZIONE E LE FOTO DEGLI ARRESTATI

Secondo le accuse, i quattro sono ritenuti responsabili di avere in più occasioni venduto e detenuto sostanza stupefacente del tipo cocaina, eroina e marijuana nei comuni di Maida, Curinga e San Pietro a Maida. Le indagini, coordinate dal procuratore della Repubblica del Tribunale di Lamezia Terme, Salvatore Curcio, sono state condotte dal sostituto Marta Agostini e hanno preso le mosse da un’attività di monitoraggio avviata da personale del Commissariato dopo l’arresto nei giorni scorsi di due persone, a San Pietro a Maida, per una coltivazione di sostanza stupefacente.

Le successive attività della polizia hanno permesso di accertare che lo spaccio di droga veniva realizzato non solo nelle abitazioni degli indagati, ma anche nei pressi di luoghi pubblici frequentati dai giovani del posto. Il gruppo riusciva ad organizzarsi aiutandosi a vicenda sia per trovare la droga che per venderla. Nel corso dell’indagine sono state acquisite diverse testimonianze di tossicodipendenti ed operati sequestri di sostanza stupefacente come marijuana e cocaina. Il Gip del Tribunale di Lamezia Terme, Valentina Gallo, ha quindi emesso il provvedimento di arresto ai domiciliari.

Durante le notifiche dei provvedimenti, in un casolare del comune di San Pietro a Maida, nella disponibilità di Costanzo Fundoni e del figlio Antonio Vincenzo sono stati rinvenuti, abilmente occultati, un involucro di 38 grammi di marijuana con un bilancino ed accessori per il confezionamento in dosi.

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