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Il provvedimento ha colpito quote societarie, ville e terreni

LAMEZIA TERME – Il gruppo della Guardia di Finanza di Lamezia Terme al comando del tenente colonnello Fabio Bianco ha confiscato beni mobili e immobili riconducibili all’imprenditore lametino Giuliano Caruso, accumulati nel tempo, fra l’altro, soprattutto con i proventi derivanti da prestiti con tassi usurari, che si attestavano anche su oltre il 90% annuo.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Catanzaro su richiesta del Procuratore della Repubblica di Lamezia Terme e del sostituto procuratore Marta Agostini.

Le indagini hanno dimostrato che i beni confiscati hanno un valore economico del tutto sproporzionato ed ingiustificato rispetto ai redditi dichiarati nel tempo, tenuto pure conto dell’elevato tenore di vita mantenuto dall’imprenditore, dimostrato dai militari. Il valore dei beni sottoposti a confisca è di 8.500.000 di euro.

Nello specifico si tratta di due ville ubicate in un residence turistico della costa tirrenica; un fabbicato adibito ad uffici ed un magazzino ad uso commerciale ubicati nel centro di Lamezia; una lussuosa villa collocata nella zona montana di lamezia terme, con annessa piazzola di atterraggio per elicotteri; una grande struttura adibita ad hotel e ristorante ubicata nell’hinterland lametino; una grande struttura adibita ad attività commerciale ubicata nella periferia lametina; quindici appezzamenti di terreni,agricoli ed edificabili.

E ancora una ditta individuale operante nel settore dell’edilizia; quote societarie ed intero compendio aziendale di due società operanti rispettivamente nel settore della ristorazione e della compravendita di immobili, di due operanti nel settore edile, di una operante nel settore del commercio di preziosi ed immobiliare, di una operante nella ristorazione e caffetterie e di una operante nel settore delle scommesse.

Alcuni dei beni sottoposti a sequestro sono risultati intestati anche a dei prestanome. infatti, nell’ambito di un parallelo procedimento penale, risulta già indagato per intestazione fittizia di beni un soggetto che si era intestato le quote societarie di una srl per nascondere la reale riconducibilità delle stesse al destinatario della confisca.

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