X
<
>

Una delle serre

Condividi:
1 minuto per la lettura

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Nella giornata di ieri Carabinieri della Compagnia di Girifalco (nello specifico i militari della Stazione carabinieri di Curinga e quelli del Nucleo Operativo) hanno individuato, in località “Mucata” nel territorio del comune di Lamezia Terme al confine con quello di Acconia di Curinga, diverse serre all’interno delle quali venivano coltivate migliaia di piante di cannabis indica.

In particolare, i Carabinieri, in una zona da oggetto di analoghi interventi in passato, hanno focalizzato l’attenzione su un’azienda agricola, di proprietà di un 60enne originario di Maida (CZ) C.A., incensurato, dopo aver notato i “movimenti sospetti” del titolare e la presenza, in mezzo alle altre colture, di 5 serre si grandi dimensioni.

[editor_embed_node type=”photogallery”]84991[/editor_embed_node]

 

 

Ieri il proprietario è giunto presso i terreni ed è stato sorpreso dai carabinieri intento ad azionare i sistemi di irrigazione delle serre all’interno delle quali (in tre di esse) venivano scoperte 41660 piante di cannabis di varie dimensioni. Il soggetto, immediatamente bloccato e sottoposto a perquisizione personale, è stato anche trovato in possesso di un dispositivo elettronico utilizzato per captare l’eventuale presenza di sistemi audio-video (microspie e/o telecamere).

L’uomo dopo gli accertamenti è stato arrestato per illecita coltivazione dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente e su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura di Lamezia Terme associato al carcere di Catanzaro ove si trova tutt’ora ristretto in attesa della convalida dell’arresto da parte del GIP. I militari, inoltre, hanno sottoposto a sequestro l’intera area e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, estirpato e distrutto le migliaia di piante rinvenute (operazione che ha richiesto l’intero arco della giornata) prelevando alcuni campioni da sottoporre ai successivi accertamenti medico legali.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE