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La sede Asp di Catanzaro

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SERSALE – Chiudono a Sersale, Botricello e Tiriolo i centri territoriali per le vaccinazioni dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Una decisione incredibile che penalizza interi territori ed un servizio fondamentale, spostando centinaia di bambini, tra cui i neonati, negli unici centri rimasti disponibili a Soverato e Catanzaro lido. Una tegola per tante famiglie che saranno costrette a spostarsi con i bambini nei due servizi disponibili, con le prevedibili ed interminabili file e i disagi scontati.  

La notizia era circolata negli ultimi tempi, ma si attendeva una conferma ufficiale che è arrivata ieri, nel corso di un incontro promosso dal sindaco di Sersale, Salvatore Torchia, alla presenza del responsabile del Servizio vaccinazioni dell’Asp di Catanzaro, Rosario Raffa, e del dirigente Giuseppe De Vito. Presenti anche il sindaco di Zagarise, Domenico Gallelli, e amministratori locali di Sersale e Zagarise.  

A settembre i tre centri periferici saranno chiusi e il quadro dipinto da De Vito e Raffa è inquietante: i tre centri chiudono per esigenze di carattere tecnico e di idoneità dei locali, ma anche per carenza di risorse umane e professionali. A questo si aggiunge la necessità di garantire presidi vicini agli ospedali, così come stabilito dai decreti legge in materia, mentre resteranno aperti i centri di Soverato e Catanzaro lido e si stanno ponendo in essere le condizioni per un centro a Germaneto di concerto con l’Azienda Mater Domini.

Raffa e De Vito, oltre ai problemi strutturali e di personale, hanno richiamato l’attenzione sulle nuove normative che regolano i centri vaccini in termini di sicurezza e confort, ma questo non modifica i prevedibili disagi che nasceranno tra pochi giorni.

 Quando ancora mancava l’ufficialità della chiusura dei tre presidi, erano già molti i cittadini pronti a contestare questa decisione, ma l’ufficialità emersa nel corso dell’incontro di Sersale ha tolto ogni dubbio e non mancherà di creare nuovi dibattiti.  Il servizio vaccinazioni riguarda soprattutto i bambini, a partire dai neonati, e già registrava non pochi disservizi nelle singole strutture. Lunghe file davanti agli sportelli di Botricello, Sersale e Tiriolo, con la necessità di raggiungere queste sedi all’alba pur di vedersi garantito un posto per le vaccinazioni dei piccoli, tramutando anche l’attesa in una vera e propria tortura.  

La chiusura dei centri periferici apre scenari ancora più complessi, con la popolazione che si pone diverse domande su come funzionerà questo servizio, sulle possibili prenotazioni, sulle file ancora più lunghe considerato che nei pochi centri aperti dovranno confluire i bambini di tutta la provincia di Catanzaro con tutta l’area presilana e dell’Alto Ionio Catanzarese totalmente scoperte.

 Gli amministratori di Sersale e Zagarise, presenti all’incontro di ieri, hanno evidenziato “la assurdità di penalizzare le popolazioni delle aree interne nell’erogazione dei servizi finanziari in generale e, in particolare, nel fondamentale servizio delle vaccinazioni”. Per questo, “tutti i presenti – ha affermato il sindaco Torchia – hanno assunto l’impegno di interessare della problematica i vertici sanitari regionali e provinciali, nonché le sigle sindacali e le associazioni di categoria di medici di medicina generale e pediatri che potrebbero, ove si creassero le condizioni, dare una grossa mano alla soluzione del problema”.

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