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Francesco Talarico, assessore regionale al Bilancio coinvolto nell'operazione "Basso profilo"

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Si è avvalso della facoltà di non rispondere l’assessore regionale al Bilancio e Personale Francesco Talarico (carica da cui non si è dimesso) che affiancato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Francesco Gambardella, è comparso davanti al gip di Catanzaro, Ferraro, per l’interrogatorio di garanzia.

Talarico era stato arrestato e posto ai domiciliari su richiesta della Dda per 48 persone di cui 13 finiti in carcere e 35 ai domiciliari nell’ambito dell’operazione “Basso profilo” (LEGGI)

Talarico è accusato di aver chiesto il sostegno elettorale alle cosche reggine alle elezioni politiche del 2018 quando il politico lametino (che fino al giorno del suo arresto era anche segretario regionale dell’Udc) si candidò al collegio uninominale della di Reggio Calabria della Camera dei deputati risultando il primo dei non eletti nonostante gli oltre 44 mila voti ottenuti.

Il legale di Talarico presenterà ricorso al tribunale del Riesame per chiedere il ritorno in libertà del suo assistito.

L’ex consigliere comunale di Catanzaro Tommaso Brutto e l’ex assessore di Sellia Marina, suo figlio Saverio, assistiti dall’avvocato Vincenzo Ioppoli, hanno invece risposto alle domande del gip e dei pm fornendo una loro versione dei fatti.

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