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Giancarlo Pittelli in una delle foto dell'inchiesta

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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – È stato articolato il controesame del colonnello Giovanni Migliavacca, da parte dell’avvocato Salvatore Staiano, legale insieme al collega Guido Contestabile di Giancarlo Pittelli. Ed è stato sulla figura di quest’ultimo che si sono concentrate le domande della difesa e le risposte del comandante del Ros di Catanzaro, tra gli investigatori di punta dell’inchiesta trasformatasi nel processo “Rinascita Scott”.

«Cosa ha comunicato Pittelli agli altri?»: è questa la domanda che l’avvocato Staiano pone a più riprese al colonnello Migliavacca. «Le captazioni che abbiamo commentato in informativa da luglio fino a ottobre del 2016 – risponde il teste – ci hanno fatto ipotizzare un’azione di Pittelli diretta a conoscere ciò che Mantella stava dichiarando per riportarlo a Luigi Mancuso».

Proprio nel mese di luglio del 2016 la Dda di Catanzaro aveva depositato i primi verbali pieni di omissis di Andrea Mantella nell’ambito del processo “Black Money” che si stava celebrando a Vibo. «Io non conosco la data in cui i verbali furono depositati – sottolinea il colonnello – ma il riferimento nelle intercettazioni era al contenuto dei verbali omissati».

Per la difesa i verbali di Mantella erano già pubblici e noti a Pittelli che si sarebbe mosso «legittimamente» nel perimetro del suo mandato difensivo. Per l’accusa però il compito del penalista catanzarese sarebbe stato altro, ovvero cercare di capire cosa si nascondesse dietro gli omissis: «C’era una tendenza – spiega Migliavacca – a sapere qualcos’altro».

Nel corso del controesame si fa riferimento a un paio di conversazioni intercettate dal Ros. La prima di cui si parla si riferisce al 29 luglio del 2016 quando Giovanni Giamborino, ritenuto uno dei “fedelissimi” del boss Luigi Mancuso, viene contattato da Pittelli e nello stesso pomeriggio i due si incontrano nello studio dell’avvocato. Al ritorno a Vibo la microspia piazzata nell’auto di Giamborino registra un paio di frasi che attirano l’attenzione degli investigatori.

«Parlano – sostiene Migliavacca in aula – di verbali omissati di Mantella e fanno riferimento al fatto che ci siano imprenditori, avvocati e medici». E qui l’ufficiale precisa meglio i contorni dell’accusa: «Non abbiamo mai sostenuto che Pittelli portasse un fascicolo pieno di verbali a Mancuso, ma che si fosse attivato per portare informazioni su qualcosa di ulteriore. Noi non abbiamo mai visto che siano stati consegnati verbali, appunti, fogli di sintesi o altro. Sappiamo che era alla continua ricerca di informazioni per sapere cosa ci fosse sotto gli omissis».

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