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Adalgisa Martelossi insieme a Guglielmo Papaleo

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SI E’ spenta nella notte tra venerdì e sabato – nella sua casa a Catanzaro – Adalgisa Martellossi, vedova dell’imprenditore del caffè Guglielmo Papaleo. Friulana di origine e catanzarese di adozione, Adalgisa Martelossi, aveva compiuto a febbraio la veneranda età di 101 anni. Era fortemente legata alla Calabria, anche grazie all’amore che nacque tra lei – mentre era ospite in città di alcuni amici di famiglia – e il giovane don Guglielmo, conosciuto casualmente alla fine della seconda guerra mondiale e che sposò nel 1946. Un matrimonio felice e duraturo, dal quale nacquero tre amate figlie.

Donna forte, quanto determinata, madre, moglie e nonna affettuosa e attenta (era la nonna dell’attuale presidente della Camera di Commercio del capoluogo di regione, Daniele Rossi), molti la ricordano con il vezzeggiativo con il quale la chiamava affettuosamente suo marito, “Martelò”.

Negli anni, ha sempre operato nell’anonimato rispetto alla notorietà di don Guglielmo, ricoprendo, comunque, un ruolo importante e incisivo non solo nell’ambito familiare ma anche per lo sviluppo dell’attività della torrefazione che delle altre attività imprenditoriali della Guglielmo, «contribuendo a fornire indirizzi operativi per l’azienda e sostenendo il marito anche dal punto di vista psicologico soprattutto nei momenti di difficoltà, sposandone la determinazione nel credere nelle potenzialità della terra calabrese per poter realizzare i suoi sogni».

Le esequie si sono svolte ieri pomeriggio nella Chiesa di San Giovanni Battista, in forma strettamente privata.

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