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San Pietro a Maida vista dall'alto

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SAN PIETRO A MAIDA (CATANZARO) – Lockdown locale. «Dieci giorni tutti fermi. Come sindaco posso chiudere delle attività a tutela della comunità». E’ uno dei passaggi del primo cittadino Domenico Giampà durante la diretta facebook in cui ha aggiornato i cittadini sulla situazione Covid 19 all’interno del paese. Dopo i 4 positivi registrati sino alla sera di mercoledì e di cui ha dato comunicazione il sindaco Domenico Giampà, si parla di 11 nuovi casi, per un totale di 15.

Una situazione delicata per San Pietro a Maida che sta vivendo momenti di ansia. E per come ha spiegato il primo cittadino, non sono ancora stati processati tutti i tamponi, pertanto si attendono ancora gli esiti. Così dopo la chiusura delle scuole, già dalla giornata di domani resteranno chiusi il Comune, tutti gli studi professionali, anche quelli medici (quest’ultimi saranno disponibili solo per appuntamento), tutte le attività non ritenute di prima necessità ed essenziali. Sospeso il mercato cittadino, anche in banca si potrà andare su appuntamento.

Saranno chiuse le ville comunali ed i parchi. Resteranno aperti i negozi di generi alimentari, la farmacia, tabacchi e di igiene per la persona; inoltre si sono salvaguardati il settore edilizia e agricoltura. E’ stata decisa anche la chiusura del cimitero, vista l’imminente giornata di commemorazione di defunti.

Giampà ha inoltre invitato i cittadini a non spostarsi dalle proprie abitazioni se non per necessità di salute o lavoro, e soprattutto a chi è in attesa dei risultati del tampone di restare in quarantena. Sin dal pomeriggio di oggi è stata disposta la tenda triage nei pressi del Coc (centro operativo comunale) dove sono stati eseguiti i tamponi a tutti coloro che hanno manifestato sintomi. Questo per far sì che i tamponi dei “sospetti” possano essere processati nel più breve tempo possibile, senza creare code presso il laboratorio del dipartimento di prevenzione. Un focolaio nell’hinterland del lametino, che si sta cercando di ricostruire per contenere il più possibile il contagio.

Tutto è partito, come si ricorderà, dalla scuola Media dopo che un docente è risultato positivo, e i tamponi effettuati ai giovani alunni del plesso di San Pietro hanno decretato due positivi asintomatici. Il terzo positivo è stato un giovane che presentava sintomi.

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