X
<
>

La vaccinazione a Cosenza

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Cambia la gestione delle vaccinazioni contro il Covid-19 in Calabria e si registrano i primi miglioramenti.

Intanto, è stata predisposta una diversa organizzazione dello stoccaggio dei vaccini, quindi il richiamo ufficiale ai medici di base affinché predispongano subito l’avvio delle inoculazioni.

Dopo il braccio di ferro tra i sindaci delle provincie calabresi per contendersi le ultime e preziose dosi di vaccino Pfizer per garantire i richiami a pazienti fragili e anziani, l’Unità di crisi regionale ha individuato l’Azienda ospedaliera universitaria “Mater Domini” di Catanzaro come punto di stoccaggio centralizzato regionale delle dosi di vaccino. La distribuzione, che fino ad oggi è avvenuta in modo non organizzato univocamente nei territori, è stata perfezionata e le dosi che arriveranno saranno distribuite territoriale in base alle prenotazioni effettuate.

Questo sarà possibile perché, ha confermato il dirigente generale del dipartimento di Protezione civile, Fortunato Varone, nelle Aziende sanitarie provinciali di Vibo Valentia e Reggio Calabria e nel Grande ospedale metropolitano «è imminente l’attivazione, sulla piattaforma “Poste italiane”, dei calendari di prenotazione per tutte le categorie previste nella fase “1” del Piano di vaccinazione».

La Calabria, dunque, passa al piano B e tenta una riorganizzazione del piano vaccinale per evitare che si ripropongano i disagi già vissuti. E per fare questo Varone ha comunicato di aver coinvolto volontari e il comitato regionale di Croce rossa italiana per la creazione dei team di vaccinazione.

Intanto, i dati indicano che la Calabria risale la china e con un 75,3% di vaccini somministrati e non è più in fondo alla classifica delle regioni.

«C’è stata una evidente impennata nella campagna di vaccinazioni, tanto che dal 50% siamo passati al 75,3%», ha commentato il presidente facente funzioni della Regione, Nino Spirlì.

Durante un vertice al quale ha preso parte anche il commissario ad acta della Sanità, Guido Longo, il governatore ha comunicato che, su sua specifica richiesta, il ministro della Salute, Roberto Speranza, invierà alla Regione Calabria una nota per i medici di medicina generale, che verranno richiamati, come già avvenuto in Lombardia, «all’attuazione della campagna di vaccinazione, che deve intendersi quale obbligo convenzionale».

Nota negativa, però, è che è ferma da giorni la campagna per i pazienti fragili e gli over 80, visto che sono terminate le scorte di Pfizer.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE