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L'ospedale di Soverato

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SOVERATO – Brutte notizie per il Laboratorio di analisi dell’ospedale di Soverato. A darle è il consigliere comunale Giacomo Mannino.

Non sono state, infatti, previste alcune assunzioni di ulteriori unità da destinare al laboratorio di analisi del nosocomio, nonostante fosse stato annunciato dalla Commissione straordinaria dell’Asp di Catanzaro.

«Mio malgrado – esordisce – devo constatare che tutto è rimasto inalterato». La situazione è «tragica», perché il Laboratorio di analisi continua ad operare con grave carenza di organico e con l’aggravante che nel periodo estivo l’utenza del aumenta in maniera vertiginosa.

A tutto ciò si aggiunge quella che Mannino definisce «una velina» che sostiene la chiusura temporanea nel mese di agosto del Centro Tao (Terapia anticoagulante orale) dell’ospedale Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, con la conseguente presa in carico dei pazienti da parte dell’ambulatorio Tao di Soverato che è, di fatto, all’interno del Laboratorio analisi.

«Una situazione insostenibile – continua – sia per il personale del nosocomio soveratese (già in forte carenza), sia per i pazienti in cura presso l’ospedale Pugliese-Ciaccio».

Il consigliere si dimostra molto preoccupato, perché la terapia anticoagulante orale (Tao) è un trattamento di grande importanza per la prevenzione e la cura delle malattie tromboemboliche ed è oggi, anche in considerazione delle problematiche emerse dalle vaccinazioni contro il Covid-19, di nevralgica importanza.

Mannino spiega come nel Centro Tao la sorveglianza dei pazienti comprende varie attività a partire dall’effettuazione degli esami di laboratorio, alla prescrizione della posologia dei vari farmaci, all’informazione ed educazione del paziente, l’aggiornamento scientifico, il controllo e il trattamento delle complicanze. «Tale notizia – dice – se confermata, mi lascia sgomento ed incredulo anche nella considerazione del fatto che il tutto avverrebbe nel silenzio assordente degli organi politici, amministrativi e sindacali».

Il Laboratorio di Analisi del presidio ospedaliero di Soverato, oggi, più che mai, svolge un ruolo di fondamentale e di strategica importanza poiché eroga i propri servizi non solo a supporto dei reparti del nosocomio soveratese, ma anche nell’area del basso Jonio, comprendendo i paesini dell’entroterra.

Ma, osserva Mannino, «la struttura sanitaria, invece di essere potenziata, è sottoposta periodicamente a tentativi di depauperamento di personale e, addirittura caricata di ulteriori delicate incombenze». La città sta assistendo «ad una lenta, sistematica e mirata diminuzione dei servizi sanitari offerti dal nostro Ospedale, nonostante i sacrifici e l’impegno di tutto il personale operante al suo interno». L’unica soluzione plausibile, per il consigliere, è quella di «pretendere con forza la salvaguardia e tutela della salute non solo dei cittadini di Soverato ma dell’intero comprensorio, opponendosi con forza a tali manovre».

L’appello di Mannino arriva sino alla dirigenza sanitaria dell’ospedale, con la richiesta «di desistere e trovare soluzioni alternative» e all’amministrazione comunale, perché «il diritto alla salute ed il diritto a fruire del servizio sanitario non ha né colori né simboli politici».

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