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LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Non è purtroppo la prima volta che accade. E questo per l’arcinota carenza di ambulanze del 118. A Lamezia, per esempio, il cui territorio è fra i più vasti della Calabria, c’è una sola ambulanza del 118. Che tra l’altro deve occuparsi anche dei trasferimenti di pazienti da un ospedale all’altro. Un fatto noto da anni e anni. Accade così, ancora una volta, che un’ambulanza del 118 arriva dopo oltre un’ora per un soccorso perchè l’unica ambulanza era impegnata in altro servizio. Il figlio di una signora di 59 anni, priva di sensi, ha chiamato l’ambulanza alle 19.30 ed è arrivata alle 20.45. Un’ora  e 15 minuti prima che la donna sia portata al pronto soccorso.

Secondo il figlio della donna, che ha denunciato il caso all’associazione “Senza nodi” i medici non hanno alcuna responsabilità. Racconta di aver chiamato il 118 da Pianopoli sperando di avere risposta da Lamezia. «La prima telefonata al 118 – dice – la faccio alle 19,25 del 6 agosto, la risposta è che non hanno ambulanze e nemmeno l’elisoccorso. Mi dicono che attivano l’ambulanza della postazione di Soveria Mannelli che sta rientrando da Cosenza e si trova dopo Rogliano, sull’autostrada, ed è già in codice rosso per venire a Pianopoli. Ancora chiamo, alle 19.54, per il mio sollecito, mi riferiscono che l’ambulanza sta arrivando, di stare tranquillo, e nel frattempo di chiamare la guardia medica di Pianopoli, che alle 20  monta di servizio. Così ho fatto, la guardia medica è arrivata subito».

Racconta ancora che «la dottoressa di turno alla mia chiamata è intervenuta ed ha prestato subito le prime cure, per quello che poteva fare. Vista la gravità della situazione, alle 20.13 la dottoressa di guardia medica chiama la centrale operativa del 118, dicendo che la paziente è grave e non risponde a nessuna stimolazione. Dall’altra parte rispondono che l’ambulanza stava partendo in quel momento da Soveria Mannelli.  Alla mia prima telefonata hanno detto che era sull’autostrada e invece, a quanto pare, doveva ancora partire da Soveria Mannelli. Così chiamo alle 20,16, cade la linea e sono costretto a richiamare per sapere effettivamente dove fosse l’ambulanza. Alle 20.17 richiamo la centrale e mi risponde una dottoressa, mentre nelle precedenti telefonate avevo sempre parlato con un uomo. Questa dottoressa mi dice che lei ha preso servizio in quel momento e non sa niente di quanto è accaduto prima. Sa solo che è stata attivata questa ambulanza da Soveria Mannelli per Pianopoli».

Spiega che «nel frattempo ho messo a conoscenza del accaduto anche i carabinieri di Pianopoli. Alla fine, l’ambulanza è arrivata a casa di mia madre, a Pianopoli, alle 20.50 circa un’ora e mezza dopo la prima chiamata. Da qui, vista la gravità della situazione, mia mamma è stata trasportata all’ospedale di Catanzaro. Ritengo che gli operatori del 118, come tanti altri medici non hanno responsabilità sull’accaduto, tutto ciò succede perchè non hanno mezzi per poter lavorare».

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