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Il Cda dimissionario del Sant'Anna Hospital

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CATANZARO – Un epilogo davvero inaspettato per il Consiglio d’amministrazione della “trincea”, quello che ha combattuto la “buona battaglia” per scongiurare la chiusura della clinica cardiologica Sant’Anna Hospital quando la crisi finanziaria, dovuta anche ai mancati pagamenti da parte dell’Asp per le prestazioni erogate al Servizio sanitario nazionale, sembrava inevitabile.

Gianni Parisi, Soccorso Capomolla e Daniele Maselli si mettono da parte. È il presidente Parisi ad annunciano le dimissioni dopo oltre un anno di battaglia durissima per salvare la clinica con problemi di liquidità, ma anche adombrata da un’inchiesta giudiziaria – denominata “Cuore Matto” – mentre l’Asp, xon al vertice l’ex prefetto di Catanzaro Luisa Latella, utilizzava proprio le vicende giudiziarie in corso per negare i trasferimenti dovuti per i contratti di servizio 2020 e 2021. 

Lasciano il campo al un nuovo management – composto da «venendo incontro ad espresse esigenze di rinnovamento della proprietà», espresse nell’assemblea dei soci svolta martedì. Un CdA sempre in prima linea, accanto a lavoratori e pazienti; nelle manifestazioni, nelle proteste, nelle occupazioni pacifiche degli uffici dell’Asp, vigilando sui lavori richiesti per l’adeguamento della struttura quando si rincorreva l’accreditamento della struttura (per la verità già avviato nel 2015). Carichi di faldoni richiesti, sono stati in Regione, hanno scritto lettere al Governo, riunito parlamentari, ricorso al Tar per sollecitare i pagamenti dovuti, fino a dicembre scorso, quando hanno riacceso i motori degli ambulatori, dei ricoveri, degli interventi.

La proprietà ha lasciato intendere di voler mettere mano alle strategie aziendali, affidandosi al nuovo Cda composto da Franco Mariani, Mario Coniato e Francesca Galasso che arrivano da Milano e Padova. Una provenienza geografica che richiama risalenti indiscrezioni su un possibile cambio di mano della proprietà ad una società del campo delle cliniche sanitarie radicata proprio tra Lombadia e Veneto. «Si chiude una fase importante del Sant’Anna Hospital», spiega Parisi. «Il Consiglio di amministrazione, venendo incontro ad espresse esigenze di rinnovamento nelle strategie aziendali rappresentate dalla proprietà, ha rimesso il proprio mandato dando la possibilità all’Assemblea dei Soci di incaricare un nuovo management. Il CdA uscente restituisce alla proprietà un’azienda “rinata” – scrive ancora – ed i cui contenuti produttivi sono in pieno e costante recupero, dopo un anno di sostanziale fermo causato da un corto circuito istituzionale che ha determinato lo stop delle attività a fine dicembre 2020 gettando nella disperazione le centinaia di famiglie dei lavoratori del Sant’Anna ed i pazienti che si sono visti negato il loro diritto alla salute. Sono stati mesi complicati durante i quali l’enorme sforzo prodotto dal Cda che ho avuto l’onore di presiedere ha consentito di mantenere in vita un’indiscussa eccellenza in ambito sanitario salvando centinaia di posti di lavoro e dando garanzia per la prosecuzione dell’attività sanitaria».

Parisi poi rivolge «un sentito ringraziamento a tutto il personale ed ai medici del Sant’Anna Hospital che non hanno mai smesso di lottare», al personale dalle incredibili qualità umane e professionali. E augura al nuovo Cda «di raggiungere traguardi sempre più importanti conscio di aver svolto, con rigore morale e trasparenza, il mio ruolo ed aver contribuito a restituire ai calabresi una delle poche realtà in grado di dare risposte sanitarie di altissima qualità».

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