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Lo stadio Ceravolo

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CATANZARO – Il risultato del secondo tampone aveva fatto tirare un sospiro di sollievo alla società giallorossa perché il “suo” tesserato era risultato negativo. Sembrava che il primo esame diagnostico potesse essere derubricato come un falso positivo, invece, il terzo tampone a cui è stato sottoposto il calciatore, nel rispetto dei protocolli della Federazione, è risultato positivo.

Nella nota ufficiale della società, diramata nella serata di ieri, è stato specificato che: «su tre geni testati uno è positivo», quindi il calciatore rimane in isolamento nella città capoluogo in attesa di poter essere sottoposto ad ulteriori esami diagnostici molecolari.

La squadra, invece, in linea con il protocollo sanitario del Comitato tecnico scientifico proseguirà la sua preparazione in vista del prossimo campionato. Ripercorrendo le tappe di questa vicenda, l’atleta è risultato positivo al primo giro di tamponi a cui lo scorso martedì è stato sottoposto l’intero gruppo giallorosso, il giocatore è stato subito posto in isolamento.

Dall’ambiente societario è filtrata immediatamente una certa serenità, anche perché il giovane non aveva avuto grossi contatti con i suoi compagni di squadra. L’esito del secondo esame aveva fatto ben sperare che si trattasse di un falso positivo e che il giovane potesse essere aggregato alla squadra per riprendere la sua preparazione.

La notizia di ieri, non certo positiva, riporta nell’ambiente una certa preoccupazione non solo dal punto di vista professionale ma soprattutto umano. La vicenda del tesserato del Catanzaro dimostra come con il Covid non ci si può permettere di abbassare la guardia e che bisogna attenersi scrupolosamente alle regole che ci vengono suggerite per evitare il peggio.

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