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Il sindaco Paolo Mascaro interviene sul decreto del commissario ad acta della sanità Roberto Occhiuto che presenta criticità riguardo l’ospedale di Lamezia Terme e garantisce: «Il presidente conosce l’importanza dell’ospedale»


IL decreto 69 del 14 marzo firmato dal commissario ad acta della sanità calabrese Roberto Occhiuto ha destato non poche preoccupazioni relativamente all’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, in quanto secondo il decreto la struttura rischierebbe di essere depotenziata con gravi conseguenze per la sanità non solo lametina ma dell’intera Calabria, visto che Lamezia Terme è baricentro a livello regionale. Tuttavia, il governatore Occhiuto si è dichiarato disponibile a rivedere tale decreto. Date le varie notizie che circolano in questi giorni sul futuro del nosocomio lametino, abbiamo intervistato direttamente il sindaco della città, Paolo Mascaro, per avere notizie certe su quali siano i reali rischi che corre l’ospedale Giovanni Paolo II di Lamezia Terme.

Sindaco Mascaro, cosa c’è di vero sulle notizie che stanno circolando sull’ospedale di Lamezia?

«La riorganizzazione della rete ospedaliera prevede l’integrazione del decreto del commissario ad acta 64/2016 ed interessa quindi anche il presidio di Lamezia quale struttura spoke dell’area centro. Attualmente il decreto è in via di ulteriore approfondimento alla luce di alcuni rilievi mossi. Per quanto concerne il nostro presidio, pur prevedendosi aumento posti letto e mantenimento di 16 strutture complesse e di 7 strutture semplici, vi sono evidenti criticità per alcune aree, quali ad esempio la materno-infantile e la medicina diagnostica e servizi, e su dette criticità e su svariati altri aspetti vi è ovviamente un approfondimento in corso».

Cosa sta facendo lei come sindaco per scongiurare il rischio del depotenziamento del nosocomio?

«Per scongiurare il rischio del depotenziamento ed anzi per rafforzare il Presidio, è in atto interlocuzione costante, anche con il presidente Occhiuto che ben conosce l’importanza del presidio ospedaliero di Lamezia e che di certo porrà in essere ogni iniziativa che sia nelle sue possibilità per rafforzarlo; anche nei colloqui avuti in settimana vi è stata rassicurazione piena sull’idea di rafforzare ospedale spoke di Lamezia che è di fondamentale importanza per l’offerta sanitaria dell’area centrale della Calabria».

Quali idee propositive ha l’amministrazione comunale per rilanciare il nostro ospedale?

«Il presidio potrà crescere avendo a disposizione le adeguate risorse economiche ed umane e di certo dovrà rafforzare i reparti attualmente in essere tra i quali sicuramente bisognerà potenziare le attività cardiologiche con elettrofisiologia ed emodinamica stante anche gli importanti investimenti che vi sono stati in macchinari che oggi sono all’avanguardia nazionale. Importante è che non si parli per slogan e che si lavori invece, per come il sottoscritto sta facendo, anche in silenzio ma con serietà con i decisori illustrando loro gli specifici aspetti da preservare e potenziare. D’altronde, la quotidiana positiva attenzione che il Governo regionale sta mostrando per Lamezia, da ultimo di tutta evidenza con i lavori in corso degli studios cinematografici e con le importanti risorse stanziate per il superamento del campo rom di Scordovillo, sarà di certo presente anche sulla sanità ed anche su questo l’Amministrazione comunale sarà ogni giorno in prima linea».

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