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Foto di gruppo dei dirigenti della sinistra calabrese con Bersani e Zuccatelli (alle sue spalle)

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CATANZARO – Non c’è soltanto il video negazionista che tanto sta facendo discutere, nonostante le precisazioni del neo commissario per la sanità calabrese Giuseppe Zuccatelli: c’è anche una foto, scattata il 15 settembre scorso ad Amaroni, piccolo centro del Catanzarese, in occasione della venuta di Bersani in Calabria, nella quale il manager romagnolo è immortalato, senza mascherina, in quello che sembra essere un assembramento con gli esponenti di spicco della sinistra calabrese.

Dopo essere stato a Reggio Calabria per un comizio a sostegno del candidato sindaco del centrosinistra, Giuseppe Falcomatà, Bersani giunse in serata ad Amaroni per dare la volata al candidato Luigi Ruggiero poi eletto primo cittadino di Amaroni, il paese di Arturo Bova, ex presidente della commissione regionale anti-‘ndrangheta. Ad attendere il leader di LeU c’erano anche il parlamentare Nico Stumpo, originario di Cotronei, e Luigi Ciambrone, consigliere comunale di Caraffa e segretario provinciale di Catanzaro di Articolo 1.

È proprio lui che postando su Facebook la foto di gruppo commenta: “cenammo tutti insieme ad un unico tavolo e si parlò di tante cose”. Eppure vigevano già precise norme di distanziamento nei locali pubblici. È comunque Ciambrone l’unico a indossare la mascherina insieme a Bersani, tutti gli altri sono a volto scoperto e abbracciati.

Probabile che alla tavolata si sia parlato del futuro di Zuccatelli, storico bersaniano, allora commissario straordinario delle aziende ospedaliere mater Domini e Pugliese Ciaccio di Catanzaro, e vicino al ministro Speranza; alle spalle ha, del resto, una militanza politica che lo ha visto anche candidato (non eletto) alla Camera con Leu nel 2018. Almeno questo è quello che trapela da ambienti bene informati della sinistra calabrese che fornirebbero un riscontro a quanto affermato dall’ex commissario Saverio Cotticelli all’Arena di Giletti.

A dire del generale, secondo il quale il suo defenestramento maturava da tempo, Zuccatelli andava dicendo prima della bufera che il futuro commissario per la sanità calabrese sarebbe stato lui. C’è maretta nella sinistra calabrese per una nomina che non viene condivisa e che viene calata dall’alto senza alcun confronto con il territorio.

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