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Francesco Boccia (il secondo da sinistra) oggi a Catanzaro

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CATANZARO – «La nostra alleanza è a fianco della Catanzaro che vuol voltare pagina perché questa città è stata vessata, piegata e sacrificata negli anni pessimi di amministrazione Abramo. Nicola Fiorita e Aldo Casalinuovo rappresentano il simbolo di una comunità larga ma anche l’immagine più bella del movimentismo, della partecipazione, della rottura con il passato e del riformismo, della serietà di chi si assume la responsabilità di entrare nelle amministrazioni pubbliche e di cambiare nel nome delle istituzioni».

Lo ha detto Francesco Boccia, responsabile nazionale enti locali del Pd a Catanzaro in occasione della presentazione del sostegno di Aldo
Casalinuovo, dopo l’annuncio del ritiro della sua candidatura a sindaco della città, al candidato della coalizione di centrosinistra Nicola Fiorita. All’incontro con i giornalisti oltre a Boccia, Fiorita e Casalinuovo, hanno partecipato il segretario provinciale dem Domenico Giampà e quello regionale Nicola Irto.

«Il Pd metterà in campo tutti – ha aggiunto Boccia – e sarà una campagna elettorale bella, intensa e, sono sicuro, a giugno festeggeremo una nuova epoca per Catanzaro». Il responsabile dem enti locali ha usato parole dure per la scelta di Valerio Donato, candidato civico che ha preso le distanze dal Pd, partito di cui Donato ha fatto parte, e che ha raccolto consensi anche nel centrodestra: “Sono umanamente deluso – ha sostenuto Boccia – dal prof. Valerio Donato, ma questo capita nella vita politica e nella comunità. Avrei mantenuto questa delusione ma rispettato la sua scelta se fosse stata davvero civica. Mi pare però che sia una scelta che va a destra e questo mi lascia molto molto amareggiato perché questa destra di Catanzaro è tra le peggiori d’Italia».

«Al di là dei disastri creati dall’Amministrazione Abramo – ha detto ancora Boccia – qui c’è la necessità di una bonifica profonda di gruppi di potere che hanno messo le mani sulla città e questi gruppi si stanno nascondendo dietro la candidatura di Donato. Tutto ciò ci fa male. Inoltre, non c’è un militante o elettore di destra che alzi la testa e rivendichi con orgoglio la propria identità. Ci sono i soliti poteri forti che cercano di nascondersi, con una sorta di passamontagna dietro a chi ha calpestato i suoi principi, per non farsi riconoscere, ma sono sempre gli stessi».

«Mi dispiace che questo passamontagna – ha aggiunto Boccia – sia sostenuto da chi ha una storia di cui ho grande rispetto come il prof. Donato ma il suo atteggiamento non è giustificabile né perdonabile. Da Donato non ci sentiamo traditi noi, è tradita la città. Chi ha militato
nella sinistra non può rappresentare Fratelli d’Italia e Lega. Fare da sponda a chi pensa di nascondere il disastro fatto dal ceto politico che ha governato la città in questo medioevo del trasformismo. Nella vita politica si possono fare degli errori ma non si può passare da una parte all’altra così. E’ successo solo a Taranto e Catanzaro così come siamo stati durissimi a Taranto lo saremo anche a Catanzaro».

Non è mancata una battuta su quanto successo alla Provincia di Cosenza, con la vittoria di Rosaria Succurro sostenuta dal centrodestra: «Flavio Stasi ha fatto un gravissimo errore, imperdonabile – ha detto Boccia – e quando non ci si unisce e non si fa un passo indietro si aiuta la destra. Alla Provincia di Cosenza è successo quello che ogni tanto succede in giro per l’Italia quando i personalismi prevalgono sul bene comune. Il principale elettore della nuova presidente della Provincia di destra, a cui faccio gli auguri di buon lavoro, è stato Stasi e questo segna una rottura insanabile con il centrosinistra cosentino».

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