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Palazzo de Nobili, sede del Comune di Catanzaro che andrà al voto il prossimo 12 giugno

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CATANZARO – “Passata è la tempesta: Odo augelli far festa”. Potremmo scomodare anche Giacomo Leopardi per riassumere lo spirito della coalizione che sostiene la candidatura a sindaco del professor Valerio Donato dopo le ore concitate che hanno segnato lo scorso fine settimane.

Si è fatto un gran parlare di polemiche di relative a “ingressi” nel perimetro dell’alleanza, ma anche di criteri per accordi presenti e futuri su ruoli e prerogative, oltre che di scenari conseguenti alla scelta di FdI di rimanere fuori dalla “grosse koalition”.

Tutto chiarito nel lungo pomeriggio domenicale, per come anticipato e come certificato dalla nota delle liste, dei Partiti e dei Movimenti che sostengono Donato, vale a dire Rinascita, Forza Italia, Prima l’Italia, Alleanza per Catanzaro, Udc, Italia al Centro, Catanzaro prima di tutto, Avanti, Italia Viva, Popolari per Catanzaro, Fare per Catanzaro, Volare Alto.

Una riunione «durante la quale tutti i partecipanti hanno convenuto in maniera unitaria e compatta sul progetto civico per il rilancio della città – si legge nella nota –. Nel corso della riunione il candidato a sindaco ha esposto le linee programmatiche. Tutti i partecipanti hanno ritenuto che la proposta civica del candidato a sindaco sia il migliore programma per la rinascita della città. In particolare, le diverse anime della coalizione hanno espresso specifico apprezzamento per i temi del lavoro e delle politiche giovanili, della sicurezza e legalità nei quartieri, l’attenzione alle fasce più deboli, la tutela della famiglia e le politiche utili a dare sostegno alle giovani coppie, per consentire a queste ultime di costruire un futuro nella loro città. D’altra parte la coalizione ha altresì sottolineato la condivisione per l’attenzione rivolta alle periferie delle città, dove è più forte il disagio e più ampie le fasce di bisogno. Infine, i gruppi e i partiti hanno evidenziato l’importanza dei rapporti istituzionali con gli altri Enti comunali, provinciali e soprattutto con la Regione al fine di assicurare una piena ed efficace azione in virtù delle opportunità offerte dal Pnrr soprattutto in tema di innovazione, mobilità, sviluppo sostenibile, prospettive di sviluppo turistico. Tutte le parti hanno stigmatizzato le sterili polemiche che alcuni candidati di altre aggregazioni hanno strumentalmente messo in campo al fine esclusivo di impedire un dibattito concreto sulle problematiche della città, su cui il prof. Donato da tempo, con la sua squadra e tutti i suoi alleati si stanno spendendo».

«Il prof. Valerio Donato – conclude la nota – ha ringraziato tutti i partecipanti per il sostegno alla proposta civica ed ha apprezzato in particolare lo sforzo profuso dalle liste e partiti del centrodestra, i quali hanno attribuito priorità agli interessi della città, consapevole che anche altre componenti politiche condividano l’impostazione programmatica definita dalla coalizione».

Alla luce della presa di posizione certificata a mezzo comunicato stampa domenica sera, quindi, sembra che per Lega e Forza Italia gli input che arrivano dai leader del centrodestra in via di schieramento nello scacchiere nazionale, non dovrebbero avere lo stesso esito di Palermo: in Sicilia, Berlusconi ha chiesto alla Meloni di appoggiare il candidato sindaco di Palermo di Forza Italia e della Lega e la leader di Fratelli d’Italia lavora per avere l’ok sulla ricandidatura alla presidenza della Regione di Nello Musumeci.

La riflessione sarebbe aperta anche sul caso Catanzaro, dove Meloni ha dato precise indicazioni di tentare la corsa in solitaria: FdI deve essere in campo in piena autonomia, con il proprio candidato sindaco alternativo a quello di Forza Italia e Lega, che dovrebbe essere l’assessore regionale Filippo Pietropaolo.

Tra i Partiti e i movimenti che hanno siglato il rinnovato sostegno a Donato al momento non si scorge “Venti da Sud”, la lista civica costruita dai fedelissimi del consigliere regionale meloniano, Antonio Montuoro che fino alla scorsa settimana era pronto ad entrare in campo al fianco di “Rinascita” tanto da essere rappresentato da un proprio referente alla prima riunione, quella dei mal di pancia del presidente del consiglio regionale leghista, Filippo Mancuso.

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