Doris Lo Moro
INDICE DEI CONTENUTI
- 1 Come giudica il sostegno ricevuto?
- 2 E il Pd, il suo partito? Arriverà a confermare la proposta che era stata fatta a novembre dall’ex direttivo cittadino e poi dal Commissario Giampà?
- 3 Pare che lei abbia interloquito con esponenti nazionali del Nazareno in questi ultimi giorni. Cosa è emerso? Si è parlato anche delle primarie?
- 4 I Giovani Dem hanno espresso la loro posizione contraria rispetto alla sua candidatura. Cosa ne pensa?
- 5 Mi pare che lei sia già in campagna elettorale.
Doris Lo Moro, candidata del centrosinistra a Lamezia Terme, ottiene il sostegno di M5S, Sinistra Italiana e Italia Viva. Auspica unità nel PD e prevalenza della politica su divisioni personali.
LAMEZIA TERME – Anche il Movimento 5 stelle, dopo Sinistra Italiana e Italia Viva, ha dichiarato l’adesione alla candidatura a sindaco per il centro sinistra di Doris Lo Moro (che ha ricevuto anche un altro endorsement dal movimento Liberamente progressisti, rappresentato dal consigliere regionale Lo Schiavo) che dovrebbe essere sostenuta anche da Rifondazione Comunista, oltre che da alcune realtà associative operanti sul territorio come Nuova Era. Per l’ex parlamentare del Pd, già sindaca e magistrata, si tratta di sostegni importanti che giungono a un mese circa dall’affollato incontro pubblico con la città a proposito della sua candidatura.
Come giudica il sostegno ricevuto?
«È stata sicuramente importante la posizione assunta da Sinistra Italiana che oramai da tempo ha rotto il fronte dell’indecisione che sembrava aver paralizzato il tavolo del centrosinistra. Io ho molto apprezzato la determinazione del gruppo dirigente di SI che ha da subito posto esigenze programmatiche su temi come ambiente, lavoro, sanità e lotta contro la corruzione e il malaffare. La stessa sintonia l’ho trovata nella discussione avviata con i rappresentanti di Rifondazione Comunista. Italia Viva ha posto l’attenzione soprattutto sul programma, partendo comunque da un atteggiamento di fiducia sulla possibilità di fare sintesi di cui non posso che essere soddisfatta. L’adesione di Cinque Stelle è stata decisiva ed è stata assunta dopo un lungo lavoro del gruppo dirigente il cui esito non era scontato».
«Sono particolarmente grata per la scelta del Movimento anche in considerazione del fatto che nelle battaglie parlamentari più significative della XVII legislatura, in cui ero senatrice, a partire da quella sulla legge elettorale, ci siamo trovati spesso in grande sintonia. Ovviamente è importante il sostegno delle associazioni del territorio. Non parlo solo di Nuova Era, che è rappresentata in consiglio comunale, ma anche di altre associazioni che saranno presenti nelle liste con loro rappresentanti. Un particolare significato ha avuto per me la dichiarazione resa da Basilio Perugini che mi ha fatto riflettere in maniera più attenta sull’importanza che hanno avuto e che possono avere per la nostra comunità i progetti e i valori che hanno portato alla nascita di Lamezia Terme».
E il Pd, il suo partito? Arriverà a confermare la proposta che era stata fatta a novembre dall’ex direttivo cittadino e poi dal Commissario Giampà?
«Senza il Pd non sarebbe mai nata una mia candidatura. Concluso il mio percorso professionale in magistratura, incompatibile con la partecipazione attiva alla vita di un partito, mi è piaciuta l’idea di far parte sul territorio di una comunità politica che ho rappresentato anche in Parlamento. Mi sono avvicinata al Pd di Lamezia per restituire qualcosa ad un partito che mi ha dato molto e l’ho fatto con piacere anche perché ho incontrato un gruppo vivo e coeso che mi ha subito accolto. L’idea della candidatura, alla quale io per molto tempo ho opposto resistenza, è nata da loro, da persone che hanno pensato di fare un passo indietro e di favorire una candidatura che hanno ritenuto vincente perché gradita al territorio».
«È chiaro che il fatto che il Pd, che per primo aveva proposto il nome di un’iscritta al partito al tavolo di centrosinistra, non sia stato poi conseguente mi crea non poco disagio. Capisco che l’obiettivo sia quello di mantenere l’unità del partito messa a rischio da posizioni critiche particolarmente aggressive. Ovviamente il mio auspicio è che si superino i contrasti e che su eventuali posizioni di carattere personale prevalgano le ragioni e i metodi della politica per consentire di arrivare ad una sintesi. Anche in altri partiti possono essere sorti problemi interni. Il gruppo dirigente deve tener conto di tutto ma deve poi saper fare sintesi e assumersi la responsabilità delle scelte».
Pare che lei abbia interloquito con esponenti nazionali del Nazareno in questi ultimi giorni. Cosa è emerso? Si è parlato anche delle primarie?
«Quella di maggio sarà un’elezione importante. Si vota in pochi comuni e i risultati avranno sicuramente un peso politico non trascurabile. Mi sembra scontato che tutti i partiti se ne occupino anche a livello nazionale, pur trattandosi di questioni che richiedono scelte territoriali. Quanto al Pd, è vero che ho incontrato dirigenti nazionali su tutte le questioni in discussione. L’argomento delle primarie è stato in più occasioni oggetto di discussione nel tavolo di centrosinistra che, a quanto mi risulta, le ha escluse».
«Le primarie le scelgono e le indicono i partiti non i candidati. Io ho partecipato più volte alle primarie, anche per la candidatura alla Camera dei deputati e al Senato. Non ho niente contro questo strumento di partecipazione anche se sono consapevole dei rischi. In ogni caso, mi sembra un argomento superato e comunque tardivo».
I Giovani Dem hanno espresso la loro posizione contraria rispetto alla sua candidatura. Cosa ne pensa?
«I Giovani chiedono attenzione e vogliono giustamente essere ascoltati. Non si sono sentiti partecipi di scelte che riguardano tutti gli iscritti e questo merita attenzione da parte del gruppo dirigente prima ancora che dai possibili candidati. Detto questo, ho letto la nota che hanno mandato alla stampa e l’ho trovata eccessiva e contraddittoria. Sono stata una giovane irrequieta e battagliera. Non mi spingo a criticare atteggiamenti che non condivido né mi interessa contraddire cose dette che non corrispondono alla realtà delle cose che conosco».
«Posso essermi sorpresa e anche infastidita per cose dette da persone adulte e ostinatamente settarie. Non mi ispirano gli stessi sentimenti posizioni non piacevoli assunte da un movimento giovanile. Mi è piaciuto il fatto che in un recente incontro regionale tenutosi proprio a Lamezia i Gd abbiamo sostenuto con forza che non intendono farsi strumentalizzare in beghe locali. Sembra che questo sia una garanzia importante».
Mi pare che lei sia già in campagna elettorale.
«La campagna elettorale inizierà al momento giusto. Mi sento molto motivata e spero di avere accanto tutto il centrosinistra per vincere insieme le sfide che la città pone».
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Doris Lo Moro è la persona giusta al posto giusto!