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Il Comune di Catanzaro

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CATANZARO – Tre candidati sindaco già in campo e molta confusione. Le dinamiche all’interno dei partiti e degli schieramenti alle prese con le trattative per le elezioni comunali di Catanzaro hanno tratti comuni ma anche sostanziali differenze.

Tratti comuni sono le divisioni all’interno sia del centrodestra sia del centrosinistra, perché le candidature finora ufficializzate – quelle del docente universitario e giurista Valerio Donato, del docente universitario e leader di “Cambiavento” Nicola Fiorita e del presidente dell’Ordine degli avvocati di Catanzaro Antonello Talerico – per quanto di ispirazione civica hanno anche una chiara impronta politica e soprattutto stanno creando parecchie fibrillazioni e anche parecchie diserzioni nelle due principali coalizioni.

Il centrosinistra ha registrato un’accelerazione negli ultimi tempi, dopo che il Pd ha rotto gli indugi annunciando il sostegno alla candidatura di Fiorita, ora “abbracciata” anche dall’avvocato Aldo Casalinuovo, che ha ritirato la sua candidatura per convergere nel “campo largo” guidato da Fiorita.

Ma l’endorsement dei democrat a Fiorita, motivato sul piano politico anche dalla possibilità di confermare l’alleanza con il Movimento 5 Stelle, sta scontando un prezzo salato, perché sono tanti i dirigenti del Pd che invece hanno preferito scegliere Donato, fino a una decina di giorni fa iscritto dal Pd ma dimessosi dai democrat con toni piuttosto critici.

Domani in città è atteso il responsabile nazionale enti locali del Pd, Francesco Boccia, regista delle trattative insieme al segretario regionale dem Nicola Irto: la tappa catanzarese di Boccia servirà probabilmente al Pd per serrare i ranghi e provare a frenare ulteriori fughe dal partito.

Completamente fermo, invece, è il centrodestra, che ha di fatto bloccato le trattative per la scelta del candidato sindaco dopo le prime infruttuose interpartitiche, conclusesi con una lunga serie di nomi bruciati dai veti incrociati. La coalizione – riferiscono all’AGI fonti del centrodestra – sconta soprattutto le tensioni all’interno di Forza Italia tra l’area rappresentata dal coordinatore regionale del partito, Giuseppe Mangialavori, e quella riconducibile al coordinatore provinciale azzurro Domenico Tallini, ma anche le difficoltà complessive dello schieramento, che sta progressivamente perdendo pezzi e attende un segnale dai partiti maggiori, come la Lega, nelle cui fila non manca chi guarda con un certo interesse alle candidature civiche già in campo, quella di Donato soprattutto.

Intanto, l’Udc ha già lasciato il centrodestra per abbracciare il progetto di Donato, lo stesso hanno fatto o si apprestano a fare varie forze civiche storicamente orbitanti nel centrodestra catanzarese ma stanche dello stallo totale che si registra nella coalizione.

Ma anche la candidatura di Talerico, fresco dal successo nel primo round giudiziario per un seggio conteso al Consiglio regionale contro Valeria Fedele di Forza Italia, sta erodendo il perimetro del centrodestra. In tanti invocano un intervento dei leader nazionali della coalizione, ma al momento da Roma non arrivano input e il cerino resta dunque in mano ai big locali del centrodestra, tra i quali l’intesa però sembra ancora lontana.

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