X
<
>

L'intervento del ministro Patuanelli oggi a Catanzaro

Condividi:
2 minuti per la lettura

CATANZARO – Preannuncia la dichiarazione dello stato di calamità per la Calabria, il ministro per le Politiche agricole e forestali, Stefano Patuanelli, arrivato questa mattina nella sede della Regione Calabria a Catanzaro, dove ha incontrato i rappresentanti della Giunta regionale e i sindaci dei Comuni maggiormente colpiti dagli incendi delle ultime settimane.

Con il ministro Patuanelli ci sono anche il viceministro dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, e il sottosegretario al Sud, Dalila Nesci. Al tavolo della riunione l’assessore regionale all’Agricoltura e Forestazione, Gianluca Gallo, e il presidente dell’Anci Calabria, Marcello Manna. Tra i presenti, il sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, il sindaco della Città metropolitana di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.

Tra gli interventi più duri ed incisivi quello di Leo Autelitano, presidente del Parco nazionale dell’Aspromonte, l’area più pesantemente danneggiata dagli incendi.

“Il Governo, nella riunione del Consiglio prevista per giovedì 26 agosto, farà la sua parte – assicura il ministro ringraziando i sindaci per quello che hanno fatto – con la declarazione dello stato di calamità che consentirà di fornire strumenti che daremo alla protezione civile. La fase zero è il gestire il post incendio sia dal lato della messa in sicurezza delle aree danneggiate, sia dal punto di vista della prevenzione, perché il territorio diventa più fragile nel periodo delle piogge”.

Da un lato i ristori, la filiera della solidarietà, il post incendio, ma dall’altro anche la necessità di capire cosa non ha funzionato. “C’è il tema di coordinamento delle attività con le quali affrontiamo l’emergenza o l’evento incendio – ha detto ancora – sentire delle difficoltà con cui i sindaci si sono relazionati alla gestione degli incendi, impone di intervenire nella organizzazione dell’approccio all’incendio boschivo, che è diverso da quello d’interfaccia. E poi c’è il grande tema della prevenzione, vale a dire il modo in cui affrontiamo l’incendio per creare le condizioni che non si sviluppi con la forza con cui si è sviluppato in queste settimane in Calabria”.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE