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CATANZARO – E’ stato costituito il Comitato per l’assegnazione del premio Nobel per la Letteratura a Dante Maffia, poeta-scrittore calabrese, figura tra le più eminenti del panorama letterario italiano. Questa la motivazione alla base dell’iniziativa: «Dante Maffia si è impegnato costantemente nella promozione della cultura italiana attraverso pubblicazioni di romanzi, poesie, saggi e articoli, affrontando le problematiche sociali più scottanti come l’immigrazione e gli sbarchi clandestini, i manicomi, l’emigrazione, la disoccupazione e il disagio nelle fabbriche. Ha anche posto l’attenzione su protagonisti della cultura di tutti i tempi come Tommaso Campanella, Giosuè Carducci, Elias Canetti e Yasunari Kawabata. Tradotto in quasi tutto il mondo, ha ricevuto moltissimi premi per le sue opere e la Medaglia d’Oro alla Cultura del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azeglio Ciampi». 

Il Comitato – spiega una nota – presieduto dal professor Giovanni Pistoia, vanta la presenza di scrittori e accademici di valore indiscusso, quali Carmine Chiodo, Franco Esposito, Antonio Farina, Francesco Perri, Gennaro Mercogliano, Giorgio Taffon, Marco Onofrio, Rocco Paternostro, Luigi Reina, Giovanni Sapia, oltre che dell’Università Popolare di Rossano e della Fondazione «Roberto Farina», e di giorno in giorno registra nuove, autorevoli adesioni di singole personalità e istituzioni culturali della Calabria e dell’Italia intera». Dante Maffia, originario di Roseto Capo Spulico, centro dell’Alto Jonio Cosentino, si è dedicato all’insegnamento e alla ricerca nella cattedra di Letteratura Italiana dell’Università di Salerno, diretta da Luigi Reina. È poeta, narratore, saggista, critico d’arte e fondatore di riviste prestigiose come «Il Policordo», «Poetica» e «Polimnia». Intensa la sua attività critica sulle maggiori riviste italiane, tra cui «Nuova Antologia», «Il Veltro», «Il Belli», «La Rassegna Salentina», «Otto/Novecento» e tante altre. È stato corrispondente de «La Nacion» di Buenos Aires; per anni ha curato la rubrica dei libri per RaiDue ed è redattore degli «Studi di Italianistica nell’Africa Australe». Come poeta, fu segnalato agli esordi da Aldo Palazzeschi che ha prefato il suo primo volume. 

Come narratore fu segnalato da Giampaolo Rugarli ed hanno scritto di lui figure eminenti come Pasolini, Calvino, Bufalino, Sciascia, Caproni, De Mauro, Magris, Zanzotto, Sansone, Sapegno, Spaziani, Maraini, Bevilacqua, Moravia, Luzi, Chiodo e tantissimi altri. Per i libri editi ha ricevuto tantissimi premi tra cui: «Martina Franca», «Palmi», «Alfonso Gatto», «Tarquinia- Cardarelli», «Calliope», «Città di Firenze», «Città di Venezia», «Trastevere», «Pino d’Oro», «Brutium», «Rhegium Julii», Viareggio», «Stresa» e tanti altri.

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